Catania
Rifiuti, «Cresce differenziata a Catania ma restano problemi con i cassonetti»
Catania – E’ una piccola luce nel buio di un anno complessivamente disastroso, un dato che segna un minimo di sia pur parziale e timida risalita per una città sprofondata nel baratro, un po’ in tutti i settori e soprattutto in quello in questione, la raccolta dei rifiuti; questa è finita negli scorsi mesi al centro delle cronache giudiziarie mentre strade e piazze si sono riempite di spazzatura, con e senza cassonetti, e la Tari è ormai da tempo al massimo dell’aliquota, e lo resterà chissà per quanto, considerato che il “funerale” del dissesto sarà ufficialmente celebrato mercoledì in Consiglio comunale.
Così è inevitabile aggrapparsi ai pochi indicatori da cui potrebbe venire nel 2019 un minimo di inversione di tendenza, e uno di questi – tra enormi difficoltà, incognite e criticità sotto gli occhi di tutti – riguarda il dato sulla differenziata rilevato nell’ultima settimana dalla direzione Ecologia, che ha registrato un incremento che apre a qualche speranza, essendosi avvicinato alla doppia cifra, dopo essere stato inchiodato per mesi a poco più del sette per cento.
«Il dato che è stato rilevato nell’ultima settimana equivale al 9,80%, con un incremento di oltre 2 punti – conferma l’assessore all’Ecologia Fabio Cantarella – e questo ci porta a sperare di poter raggiungere la doppia cifra entro l’anno, proseguendo quel percorso con cui puntiamo ad allinearci all’ordinanza della Regione».
Strade e piazze però continuano ad essere sporche, nonostante l’impegno e il riordino del servizio, soprattutto nell’area periferica dei cassonetti, e diverse cose vanno migliorate nel porta a porta, a cosa è dovuto allora questo incremento?
«Il dato è legato in gran parte alla quantità di organico recuperata al mercato di piazza Carlo Alberto, nonostante gli abusivi, dove col nuovo sistema pur tra molti problemi siamo riusciti a passare da mille a undicimila chili al giorno che prima finivano in discarica, e così intendiamo procedere anche alla Pescheria e nei mercati rionali. Nel complesso il servizio sconta però la suddivisione del territorio tra porta a porta e cassonetti, perché vorrei rilevare che dove sono stati eliminati i contenitori stiamo migliorando, ma questa è un’area limitata a 45mila catanesi, mentre i maggiori problemi vengono dalla zona dove c’è ancora il vecchio sistema».
Il dato del 9,80% rappresenta dunque una media tra la raccolta già ampiamente sopra la doppia cifra col porta a porta, e quella invece abbondantemente al di sotto nell’area dei cassonetti.
Alla luce di questo che scenari si possono prevedere dalla fine di gennaio, quando scadrà l’appalto ponte?
«Il nostro obiettivo è quello di adottare quanto prima il porta a porta nell’intera città – spiega l’assessore – e questo comporterà maggiori costi iniziali, perché secondo una prima stima serviranno tra i cinquanta e gli ottanta operatori in più, costi che col tempo verranno però compensati da un miglior servizio e da minori oneri per la discarica, che oggi grava per un milione e mezzo al mese, ovvero 18 milioni l’anno. L’attuale situazione è in divenire, mentre mercoledì verrà ufficializzato il dissesto, perché mentre la Srr sta lavorando alla nuova gara ponte, che potrebbe essere più estesa degli attuali quattro mesi, e alla gara settennale il cui bando dovrebbe essere pubblicato a gennaio ma che potrebbe richiedere fino a 18 mesi per l’aggiudicazione, per coprire i costi noi dipendiamo dalla situazione finanziaria dell’ente, e dal fatto che il bilancio comunale venga “stabilmente riequilibrato” dai commissari».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA