Resta in carcere matricida di Maletto: avrebbe ucciso per un raptus

Di Redazione / 29 Gennaio 2018

CATANIA – Dovrà rimanere in un carcere che abbia un reparto psichiatrico V. S., il 39enne che la sera del 26 gennaio scorso è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di avere ucciso la madre, Nunziata Sciavarello, di 80, fracassandole il cranio con un colpo contundente nella loro casa di Maletto. Lo ha deto il Gip di Catania che ha convalidato il fermo dell’uomo ed emesso un’ordinanza di custodia cautelare per omicidio. Il delitto al momento è senza un movente perché l’indagato non ha fornito grandi particolari. In stato di evidente confusione ha avuto difficoltà a spiegare, fornire dettagli a difendersi dall’accusa di avere ucciso la madre, nella casa nella quale vivevano insieme.

La causa scatenante sarebbe legata alla personalità dell’uomo, che in passato era stato sottoposto a più Trattamenti sanitari obbligatori. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, avrebbe ucciso la madre con tanta violenza forse per un raptus. E poi sarebbe rimasto con lei, restando in casa fino all’arrivo dei militari dell’Arma che lo hanno portato via. Non ha risposto neppure alle continue chiamate al telefono di casa e al suo cellulare che continuavano ad arrivare dalla sorella, che era preoccupata per non essere riuscita a mettersi in contatto con la madre, come faceva tutti i giorni, anche più volte al giorno. Per questo ha fatto scattare l’allarme e fatto intervenire i carabinieri e la macabra scoperta. 

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