Si sono concluse in mattinata, in una gremita piazza Università a Catania, le celebrazioni in occasione del 78° anniversario della fondazione della Repubblica.
Diverse le iniziative commemorative promosse dal Prefetto, Maria Carmela Librizzi, che hanno avuto inizio sin da ieri, in diversi ed emozionanti momenti che hanno visto protagonisti i ragazzi che, affiancati alle Istituzioni della provincia, hanno esaltato i valori repubblicani contenuti nella Costituzione.
La Festa della Repubblica si è idealmente avviata nel pomeriggio dell’1 giugno, in piazza Bellini – trasformatasi per l’occasione in uno splendido teatro all’aperto – con l’esecuzione dell’inno di Mameli da parte dell’ensemble di “Musicainsieme a Librino”, diretti dalla prof.ssa Alessandra Toscano. I giovani musicisti hanno consegnato le onorificenze al “merito della Repubblica” ai Luogotenenti Antimo Arpaia, Carmelo Bonanno, Salvatore Impieri, Giuseppe Longo e Giuseppe Musumarra, al prof. Pierluigi Catalfo, alla dr.ssa Agata Cosentino, all’Ispettore della Polizia di StatoStefano Platania, al dr. Francesco Puglisi, all’Ispettore dei Vigili del Fuoco Orazio Rapisarda e al dr. Gennaro Tramontano e al sig, Concetto Gaetano Tati, rispettivamente, Tenente Colonnello e Brigadiere della Guardia di Finanza.
Guidati, con la solita maestria dal giornalista Salvo La Rosa, i ragazzi di Musicainsieme a Librino hanno offerto al pubblico gli applauditissimi brani di Leonard Cohen (Halleluja), Enya(Adiemus), Modena City Ramblers (Centopassi) e Franco Battiato (Centro di gravità permanente).
L’orchestra e il coro del Teatro Massimo Bellini, diretti dai maestri Francesco Di Mauro e Luigi Petrozziello, si sono, in seguito, esibiti nel “concerto per la Repubblica”, promosso in collaborazione con il Sindaco della Città Metropolitana e il Sovrintendente dell’Ente lirico, facendo vibrare la piazza sulle note di Bellini, Verdi, Rossini, Puccini e Mascagni e dei brani“Catalogo del Sole” di Emanuele Casale – dedicata a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e agli agenti delle scorte – e “Hymnus Sidereus – L’emblema della Repubblica Italiana”, di Francesco Muraca, alla sua prima esecuzione.
La giornata del 2 giugno, “festa della Repubblica”, si è aperta oggi con gli onori ai Caduti per la Patria con la deposizione della corona d’alloro presso il Vestibolo del Sacrario Militare, sito nella Chiesa di San Nicolò l’Arena di Catania.
Successivamente, in piazza Università, si è svolta la cerimonia alla presenza delle autorità civili, militari e religiose della provincia, delle Associazioni combattentistiche e d’arma, nonché degli studenti di diversi istituti scolastici etnei.
L’esecuzione dell’inno di Mameli da parte degli studenti del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania, diretti dal prof. Salvatore Distefano e accompagnati dalla splendida voce del soprano Silvia Alongi, e la cerimonia dell’alzabandiera hanno preceduto la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e l’intervento del Prefetto Librizzi.
Successivamente, i valori della Repubblica sono stati declinati nelle parole di studenti ed esponenti della società civile.
Gabriele Tempera, giovane studente del conservatorio “Bellini”, ha sottolineato la straordinaria attualità della Festa della Repubblica, da vivere non come un ricordo di un evento lontano, ma come esercizio quotidiano di esaltazione dei valori su cui si fonda la nostra democrazia.
Angela Raimondo, alunna dell’Istituto di Istruzione Superiore Lucia Mangano, ha dato lettura del messaggio che la dr.ssa Paola Tricomi, ricercatrice presso Università di Siena originaria di San Gregorio di Catania, ha inviato al Prefetto in occasione della Festa del 2 giugno, in cui si sottolinea come la “Repubblica – realtà che non potrebbe sopravvivere senza il contributo di tutti – è chiamata ad accogliere, in tutte le sue articolazioni, sia istituzionali che della società civile, ogni forma di minoranza e marginalità sociale”.
Salvatore Pappalardo, Vice Direttore della Caritas Diocesana di Catania, ha, invece, esaltato il valore dell’ “azione solidale” che, tratteggiando, in maniera costante, la nostra Costituzione, “contribuisce al bene comune e ispessisce di valore la vita di tante persone, che con il loro lavoro silenzioso in favore degli ultimi consente alla solidarietà di manifestarsi nel nome dei valori della Repubblica, garantendo che nessuno venga lasciato indietro e rendendo, così, vivi ed attuati i principi enunciati nell’art. 2 della nostra Carta fondamentale”.
Sirya La Spina, infine, studentessa dell’Istituto Comprensivo “Rita Atria” ha dato lettura di un brano elaborato con le compagne Nency Praino, Giulia Montaperto, Francesca Rapisarda sul tema della legalità e pubblicato sul quotidiano “La Sicilia” nell’ambito del “progetto giornalismo”, promosso in seno all’Osservatorio metropolitano per la prevenzione dei fenomeni di devianza giovanile.
Per le giovani studentesse il senso più profondo della legalità è “comprendere che dietro ogni regola non c’è solo un’imposizione, ma anche una possibilità da salvaguardare, un diritto da tutelare, una libertà da proteggere”.
A conclusione delle celebrazioni, il Prefetto, ringraziando tutti gli intervenuti e, in particolare, i giovani quali “protagonisti dell’impulso al rinnovamento sociale e morale della nazione”, ha sottolineato come “le riflessioni ascoltate sul 2 giugno sono esempi positivi di cittadinanza attiva ed affermazione dei valori fondanti della Repubblica. Come ha sottolineato il Presidente della Repubblica, tutti possiamo e dobbiamo essere operatori della Costituzione!”.