Catania
Ramacca, trovato il cadavere di un uomo ucciso a colpi di arma da fuoco
RAMACCA – E’ quella della criminalità organizzata la pista al momento privilegiata dai carabinieri che indagano sull’omicidio di Emanuele Di Cavolo, di 33 anni, il cui cadavere è stato trovato ieri a Ramacca, nel Catanese. L’uomo, che in passato era stato più volte denunciato per piccoli reati, originario di Paternò, è stato assassinato con diversi colpi di arma da fuoco e poi sarebbe stato finito a colpi di pietra. Indagano militari del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania, coordinati dalla Procura di Caltagirone.
Il cadavere è stato rinvenuto dai carabinieri ai margini della Ss 288, nelle vicinanze della diga artificiale “Ogliastro-Don Sturzo” e di una galleria stradale. Secondo le prime ipotesi, l’uomo sarebbe stato inizialmente colpito alla spalla da un proiettile. L’agguato mortale si sarebbe concluso con un’esecuzione più cruenta: alcune pietre sono state violentemente scagliate sulla testa della vittima, che avrebbe inutilmente tentato di fuggire.
Non sarebbe ancora chiaro il movente del delitto. Accuse per reati contro il patrimonio e denunce sono state riscontrate nel curriculum penale di Di Cavolo. L’ultimo provvedimento restrittivo risale al 7 gennaio 2014, con l’esecuzione a Belpasso di un arresto in flagranza (in concorso con altri due soggetti) per il riciclaggio del motore di un’autovettura.
Gli inquirenti non trascurano nessuna “pista” e collegamenti con personaggi e fatti di criminalità organizzata di altri versanti del Catanese. L’episodio potrebbe non essere strettamente connesso, pertanto, a vicende di matrice locale o calatina. Il pregiudicato potrebbe essere stato “giustiziato” in un territorio extraurbano differente per provenienza e centro di interessi illeciti.
Dopo la prima ispezione e la successiva ricomposizione della salma, il corpo è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale di Caltagirone. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA