Ora il coinvolgimento del presidente della regione servirà a fare il punto e cercare risposte chiare alla vertenza.
Il secondo punto importante emetrso ieri è che lo stesso Commissario con i poteri del Consiglio metropolitano ha proceduto al riconoscimento dei «debiti fuori bilancio» in favore di Pubbliservizi, «al fine di erogare urgentemente le somme legittimamente spettanti alla società, per i servixsi resi nel periodo 1 ottobre-24 novembre 2017 e quindi consentire il pagamento dei salari ai lavoratori».
Qualche ora prima che venisse ufficializzata la discesa in campo del governo regionale sulla vertenza Musumeci i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, con un comunicato congiunto avevano fatto un accorato appello al presidente Musumeci chiedendo proprio «un incontro urgente per discutere la vertenza». A sostenere la richiesta anche i sindaci di Aci Castello, Aci Sant’Antonio, Belpasso, Caltagirone, Castiglione di Sicilia, Gravina di Catania, Mazzarrone, Militello in val di Catania, Paternò, San Cono, San Michele di Ganzaria, Tremestieri e Scordia. Nella nota, le organizzazioni dei lavoratori avevanom invocato una convocazione perché «l’attuale caos che sta vivendo la Città metropolitana, con risvolti fortemente negativi sullo stato di salute economico finanziario dell’ente, si sta ripercuotendo sulla partecipata ed il rischio di licenziamento per le 380 unità lavorative attualmente in organico è sempre più forte. Adesso che la giunta regionale è fatta, auspichiamo che il governatore possa ascoltare il nostro grido di allarme per trovare insieme una soluzione condivisa – dichiarano Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci».
Intanto anche ieri i lavoratori hanno continuano la loro azione di protesta con il sit-in permanente che da alcuni giorni li vede presenti sul tetto degli uffici metropolitani di via Nuovaluce dove ieri, nelle prime ore della mattina, ci sarebbero stati momenti concitati nel corso dei quali alcuni lavoratori avrebbero danneggiato alcuni computer nell’ala dello stabile dove si gterova la ragioneria generale.
Ieri per tutta la giornata il presidente della società, Silvio Ontario _conterstato con uno striscione da alcuni lavoratori – ha avuto un lungo colloquio con il Ragioniere Schilirò. Al termine della giornata Ontario ha trasmesso alla Città metropolitana la fattura che di fatto, dopo una verifica dei Revisori, ha sbloccato l’iter per l’approvazione della delibera del Commissario al Consiglio. Ontario ha spiegato che nelle casse della Pubbliservizi arriveranno oggi 1 milione 166 mila euro, «ma circa 300 mila euro serviranno per far fronte ai decreti ingiuntivi giunti nei giorni scorsi alla città metropolitana. «Potremo in totale contare su circa 800 mila euro, tramite i quali sarò nelle condizioni di pagare ai lavoratori lo stipendio di ottobre». «Alo stesso tempo, nelle pieghe di questa somma cercheremo di riservare una minima somma per l’acquisto di alcuni magteriali urgenti per garantire i servizi più urgenti».Per quanto riguarda la tensione alle stelle vissuta ieri negli uffici dell’ente intermedio, Ontario ha aggiunto che «Tutto è rinetrato, ma probabilmente c’è qualcuno che sta cercando di strumentalizzare 400 persone che in questo momento hanno bisogno e quindi di appigliano a notizie non vere. Posso confermare che non esistono ipotesi di “spezzatino” dell’azienda e confermo che allo stato possiamo pagare solo un mese».
Il presidente della società ha aggiunto di aver già sentito telefonicamente il sindaco metropolitano Enzo Bianco «che si è detto disposto a incontrare a breve i lavoratori».