Catania – «Quello di oggi è certamente un passo che viene percorso in una direzione giusta, ma è soltanto uno. La strada per restituire dignità ai pronto soccorso siciliani, purtroppo divenuti spesso luoghi della cronaca, è lunga e complessa. Anche per questo, dopo essermi confrontato con il presidente Musumeci, il primo decreto che ho firmato è stato proprio a sostegno di queste strutture che necessitano tuttavia di un’azione più articolata, a cui si sta lavorando». Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, in occasione dell’inaugurazione del pronto soccorso per i codici verdi dell’ospedale Garibaldi Centro di Catania.
«Le criticità nei pronto soccorso esistono, ma ad onor del vero un po’ tutti, da subito, facciamo riferimento a questi siti anche per sintomi non gravi, ignorando gli altri protocolli, come il ricorso al medico di famiglia – ha aggiunto -. Questa, ribadisco, non è però la giustificazione ad una condizione che deve essere assolutamente migliorata». Oltre ai nuovi locali, la visita dell’assessore si è estesa all’unità speciale di biocontenimento di quarto livello, un’area asettica riservata ai pazienti con sospette malattie altamente infettive, alla nuova Utic riservata ai pazienti in fase di scompenso cardiaco acuto e all’area destinata alla riabilitazione cardiologica, unica struttura degenziale per il post acuto della Sicilia orientale.
La nuova Area, collegata con i locali del Pronto Soccorso, comprende 10 poltrone reclinabili e 6 letti barella, oltre che un ambulatorio per le visite, 12 sedie e 3 sedie a rotelle. All’avanguardia anche la strumentazione di emergenza, con i regolari sistemi di controllo dei pazienti, quali telecamere e visori a circuito chiuso. Non mancano i televisori per il comfort dei pazienti in attesa. “L’amministrazione che ho il privilegio di dirigere si è concentrata tantissimo sui temi dell’emergenza – ha detto il Commissario dell’Arnas, Giorgio Santonocito – portando a conclusione numerosi interventi sia dal punto di vista organizzativo che sotto il profilo strutturale. Abbiamo aumentato sensibilmente la superficie destinata ai servizi assistenziali all’utenza, incrementando del 40% lo spazio necessario, ampliando l’area destinata al triage e prevedendo un’ampia sala di stazionamento”.
Tutto questo segue la già avvenuta delocalizzazione dell’Area di Osservazione Breve Intensiva, nonché l’apertura di una sala completamente attrezzata con una Isoark per il Biocontenimento ed il trattamento dei casi infettivo diffusivi. Peraltro, nei mesi scorsi, era già stato reso funzionale un Ambulatorio dei codici Bianchi gestito dall’ASP a supporto del Pronto Soccorso.
“Dal punto di vista organizzativo – ha aggiunto il manager – occorre innanzitutto ricordare che è stato introdotto l’uso dei braccialetti di riconoscimento agli accompagnatori oltre che ai pazienti, istituzionalizzando la figura del Bed Manager e quella del Medico delle Dimissioni. Abbiamo poi dedicato grande attenzione ai sistemi di connessione informatica, i quali consentono la refertazione online sia delle analisi di Laboratorio sia delle Diagnostiche Radiologiche oggi visionabili direttamente dagli schermi dello stesso Pronto Soccorso”.
Foto di Orietta Scardino