Catania – Il nodo da sciogliere è di cruciale importanza, soprattutto in una città di mare, e non a caso da decenni pregiudica l’equilibrato sviluppo della lunga fascia costiera a est dell’area urbana che da piazza Europa collega fino al faro Biscari; questo in una città di mare – appunto Catania – che invece di “guardare” la sua principale risorsa, integrando a essa mobilità leggera, verde, energie sostenibili e sviluppo turistico, sembra quasi voltarle le spalle, anomalia a cui Comune e Autorità portuale puntano a trovare rimedio. Per questo la speranza – a maggior ragione adesso che il Prg dovrebbe riprendere il suo infinito percorso con l’obiettivo di vedere la luce entro due anni – è che le tre proposte premiate nell’ambito del concorso d’idee per la “Riqualificazione del Waterfront e delle zone di interazione della Città con il Porto e la Ferrovia” non si aggiungano al già corposo “libro dei sogni”, in quanto dall’equilibrato riassetto di quest’area dipende in gran parte il futuro di Catania nei prossimi decenni.
Non a caso, i tre masterplan premiati con complessivi 130mila euro – nell’ordine quelli delle costituende Rtp Park Associati Srl, della “Calì e associati” e della Società di Architettura “Ternullo/Melo Architects da Lisbona – mirano a definire soluzioni “verdi” e sostenibili, immaginando la riqualificazione degli archi della marina, ideale passeggiata pedonale e ciclabile nella prospettiva dell’interramento dei binari, e la “riduzione” dell’ex mulino Santa Lucia con strutture per uffici meno invasive e più compatibili all’area portuale. Il tutto “riavvicinando” il mare alla città con discese e verde. «L’aspetto centrale è quello degli archi della marina come passeggiata – spiega il direttore dell’Urbanistica Biagio Bisignani – ridisegnando un aspetto della città storica, oltre al verde attrezzato come elemento che riequilibra l’eccesso di cemento al porto, così come è di estremo interesse la destinazione dell’ex cementificio a incubatore d’imprese».
Soluzioni progettuali ad elevata tecnologia mirano anche a produrre energie rinnovabili dall’azione delle onde sulla scogliera, e ancora a recuperare e riusare l’acqua piovana, mentre il Palazzo delle Poste diverrebbe sede di museo e la Cittadella giudiziaria troverebbe spazio più avanti, nella zona del faro Biscari. Una diversa destinazione per eventi enogastronomici sarebbe prevista per il deposito delle Ferrovie di piazza Europa, mentre secondo il progetto vincitore, che dovrà poi integrarsi con gli altri, i silos del porto saranno una sorta di “giardino verticale” con vista sulla costa di Catania. L’obiettivo è davvero impegnativo e fino ad oggi irrisolto, mettere ordine nell’ampia fascia costiera in cui ricadono i principali nodi e punti di contatto fra la rete ferroviaria esistente e il porto con la città, che oggi rappresentano alcune delle criticità più rilevanti del rapporto tra città e mare.
«L’oggetto della procedura a evidenza pubblica – ha commentato il sindaco Salvo Pogliese – rende al meglio la finalità di un bando che abbiamo riaperto per consentire la massima partecipazione di progettisti, anche di rango internazionale, a uno dei piani di sviluppo fondamentali per la nostra Catania. Vale a dire definire con soluzioni progettuali innovative la revisione dello strumento urbanistico, ancora fermo al 1969, di cui il riordino della zona costiera è elemento essenziale per riqualificare per riunire la città e il mare e mettere a sistema un insieme di aree tra loro, oggi molto diverse tra loro. Ringrazio – ha aggiunto Pogliese – tutti i tecnici e i rappresentanti degli ordini professionali che hanno collaborato per l’obiettivo e in particolare il direttore dell’Urbanistica Biagio Bisignani per avere proceduto all’aggiudicazione in tempi brevissimi, cosi da armonizzare il lavoro di redazione del nascente Prg a queste straordinarie idee progettuali al massimo livello internazionalee a questi straordinari contributi di idee e progetti al massimo livello internazionale grazie ai quali proseguiremo con i criteri innovativi di una disciplina pianificatoria complessiva, per giungere alla sintesi migliore e disegnare efficacemente il nuovo rapporto tra il mare e la città del futuro, nell’ambito del nuovo Prg che arriva dopo cinquanta anni di rinvii».
L’area costiera interessata comprende piazza Europa, viale Africa, via D’Amico, piazza Giovanni XXIII, via VI Aprile, piazza dei Martiri, via Dusmet, via Cristoforo Colombo, via Plebiscito, via Grimaldi, via Gramignani, via Plaia, via Siracusa, via Vivaio, via dello Strettorio, via Domenico Tempio, via Acquicella Porto, viale Kennedy, molo di mezzogiorno, nonché tutte le aree del sedime portuale ricomprese in tale fascia.
L’interessato territorio è suddiviso in tre ambiti: l’area da piazza Europa a piazza dei Martiri; l’area da piazza dei Martiri al faro Biscari e via Domenico Tempio, comprese le aree portuali e l’ambito della stazione marittima, e come terza l’area dell’ex cementificio e delle zone adiacenti al quartiere Angeli Custodi, compresa l’area dello svincolo del Faro con le infrastrutture territoriali esistenti.