CATANIA – «A Catania c’è grande voglia di riscatto e grande dinamismo. Abbiamo attraversato la fase più delicata del dissesto ma non ci siamo scoraggiati. Ci saranno ora imminenti novità di eccezionale valenza che racconteremo alla città. A Catania, è opportuno preannunciare, ci saranno investimenti da 500 milioni di dollari con 350 nuove assunzioni che una volta ultimato il nuovo stabilimento di una multinazionale, verranno determinate con una importante boccata di ossigeno a livello occupazionale ed imprenditoriale». Lo ha detto il sindaco di Catania Salvo Pogliese che intervistato dall’Adnkronos ha aggiunto come a brevissimo «approveremo in giunta due regolamenti innovativi a livello nazionale sul turismo congressuale e di gruppo. All’interno della giunta – ha evidenziato Pogliese- andremo ad erogare un milione di euro complessivo, ovvero, contributi importanti per gli eventi sportivi e congressuali in base ai pernottamenti determinati. Abbiamo anche approvato nell’ottobre scorso le linee guida del piano regolatore generale e stiamo avviando l’iter per il secondo step».
Parlando invece del difficile momento societario attraversato dalla squadra di calcio cittadina, il sindaco del capoluogo etneo si è sinceramente augurato «che possa esserci un passaggio di testimone. Sono assolutamente riconoscente nei confronti della società del Calcio Catania – ha proseguito- che ha regalato eccezionali soddisfazioni che non dobbiamo dimenticare ma credo sia giunto il tempo di un passaggio del testimone».
«Mi interessa poco sapere chi sarà il nuovo proprietario del Calcio Catania – ha concluso il sindaco- mi interessa invece se tutto ciò potrà essere determinato da una grande passione e da risorse sufficienti per immaginare una programmazione seria per ritornare nei palcoscenici importanti per la nostra città».
Fin qui le parole di Pogliese all’agenzia Adnkronos. Il sindaco e il suo entourage, da noi interpellati, non vogliono al momento svelare altri particolari sul maxi investimento. Ma, secondo quanto da noi ricostruito, la multinazionale di cui parla il sindaco catanese potrebbe essere la StMicroelectronics, l’azienda italo-francese che ha già a Catania un grande stabilimento all’avanguardia e che recentemente ha acquisito proprio dal Comune etneo una vasta area della zona industriale, circa 118 ettari di terreno, dove non escludiamo che la società di microelettronica possa investire nella produzione del substrato di carburo di silicio, un materiale duro come il diamante, trasparente come il vetro e oggi quaranta volte più costoso del silicio ma anche molto più performante. Soprattutto per applicazioni che riguardano la mobilità elettrica.