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Plaia di Catania: troppi batteri fecali, fine estate col divieto di balneazione nel tratto del torrente Forcile

La nuova ordinanza è stata emessa lo scorso 14 settembre dal sindaco di Catania Enrico Trantino, sulla base dei campionamenti effettuati dall’Azienda sanitaria provinciale il 10 settembre

Di Luisa Santangelo |

Escherichia coli ed enterococchi. Meglio noti più genericamente come batteri fecali. A stagione estiva ormai agli sgoccioli, arriva l’interdizione alla balneazione di un tratto del litorale della Plaia, in corrispondenza della foce del torrente Forcile, per via dell’eccessiva presenza di microrganismi che con il mare pulito non hanno niente a che vedere.

L’ordinanza di divieto di balneazione è stata emessa lo scorso 14 settembre dal sindaco di Catania Enrico Trantino, sulla base dei campionamenti effettuati dall’Azienda sanitaria provinciale il 10 settembre. Gli esami sulla qualità delle acque hanno evidenziato «valori di escherichia coli ed enterococchi eccedenti i limiti consentiti dalla vigente normativa». Solo nel tratto immediatamente di fronte alla foce del Forcile.Così, al fine di «tutelare la salute pubblica», per un tratto di dodici metri della Plaia di Catania, non sarà possibile fare il bagno fino a nuovo ordine. Il laboratorio Sanità pubblica dell’Asp etnea sta continuando il monitoraggio dell’acqua di mare e, quando i valori torneranno entro i limiti, l’ordinanza sindacale potrà essere revocata.

La prima ordinanza

A settembre inoltrato, per di più con l’abbassamento delle temperature, l’attenzione sul lungomare sabbioso del capoluogo etneo è inesorabilmente scesa. Eppure la balneabilità alla foce del Forcile (e anche dei torrenti Arci e Acquicella) è stata al centro delle attenzioni dei cittadini nelle ultime settimane di agosto. Quando è bastato un acquazzone per ingrossarne le acque e fare arrivare una schiuma chiara e parecchi detriti direttamente accanto ai bagnanti. L’ordinanza del sindaco Trantino era arrivata immediatamente: il 22 agosto interdizione per i tratti di mare prospicienti alle foci di Forcile e Arci. Già il 23 agosto, però, l’ordinanza era stata parzialmente revocata con il solo riferimento a quest’ultimo canale. Il 28 del mese era stato dichiarato nuovamente balneabile anche il tratto di fronte al Forcile. Pure nei casi di fine agosto i valori limite che erano stati superati erano quelli legati ai colibatteri, finiti in mare attraverso gli scarichi.

Quella del 22 agosto e quella del 14 settembre sono le uniche due ordinanze di divieto di balneazione emesse dal primo cittadino nel corso dell’estate 2024. Accedendo al “Portale acque”, il sito del ministero della Salute che monitora la qualità delle acque in Italia, emergono ulteriori sforamenti dei valori limite di batteri sul litorale della Plaia. Il 19 giugno di quest’anno, allo sbocco del canale Arci si sono registrati 2005 ufc (unità formanti colonia) di enterococchi ed escherichia coli, con limiti massimi rispettivamente di 200 e 500. La situazione è tornata nei range della normalità il giorno successivo.

I prelievi del 7 agosto effettuati tra il Villaggio Campo di Mare e il Paradiso degli Aranci, a Vaccarizzo, hanno visto un picco verso l’alto della curva: gli escherichia coli si sono però fermati a un valore di 478, ventidue punti al di sotto del valore limite di balneabilità. Nello stesso periodo, dati del tutto simili sono stati registrati anche alla foce del torrente Acquicella, proprio all’inizio del lungomare sabbioso. Anche in quel caso, gli escherichia coli si erano mantenuti appena al di sotto della soglia di guardia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA