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Piano Regolatore del Porto di Catania, l'incontro tra l'Autorità e i sindacati sul futuro dell'infrastruttura

Confronto tra il presidente Francesco Di Sarcina e i segretari di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti

Redazione La Sicilia

18 Aprile 2025, 17:47

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Le segreterie territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti di Catania hanno espresso apprezzamento per il confronto aperto tenutosi nella sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia orientale, dove il presidente Francesco Di Sarcina ha illustrato nel dettaglio i contenuti del nuovo Piano Regolatore del Porto di Catania attualmente all’esame delle istituzioni.

Durante l’incontro sono stati approfonditi tutti gli aspetti salienti della proposta, compresi quelli legati agli ampliamenti previsti a nord e a sud del porto, alle volumetrie, allo sviluppo diportistico e commerciale, nonché alla specializzazione del porto di Catania nel contesto nazionale. Chiariti anche alcuni punti che, nei giorni scorsi, avevano suscitato preoccupazioni nell’opinione pubblica, in particolare in merito alla Scogliera dell’Armisi e alla foce del Torrente Acquicella, che verrà riqualificata in chiave ambientale e paesaggistica.

«È stato un confronto lungo e proficuo – dichiarano congiuntamente i segretari Edoardo Pagliaro (Filt Cgil), Mauro Torrisi (Fit Cisl) e Salvo Bonaventura (Uil Trasporti) – che ci ha consentito di avere finalmente una visione chiara, approfondita ed esaustiva del Piano regolatore del Porto, superando la frammentarietà di informazioni finora veicolate solo attraverso i media o il dibattito politico. Alla luce di quanto appreso, riconosciamo il valore del lavoro tecnico svolto dall’Autorità e la disponibilità al confronto dimostrata dal presidente Di Sarcina».

Le organizzazioni sindacali hanno inoltre sottolineato l’importanza strategica di un coinvolgimento continuativo nelle fasi successive del procedimento, ricevendo in tal senso ampie rassicurazioni da parte dell’Autorità portuale. Centrale, per i sindacati, sarà anche la tutela e la crescita dell’occupazione nel settore portuale, rispetto alla quale il PRP prevede scenari di sviluppo rilevanti.

Particolare attenzione è stata infine rivolta alle tematiche ambientali: il Piano, infatti, prevede interventi che preservano l’ecosistema marino e valorizzano le aree idrografiche interessate, come nel caso del Torrente Acquicella e del fiume Amenano, che manterrà il proprio corso naturale.

Le sigle sindacali ribadiscono, dunque, il proprio impegno a vigilare sul percorso di attuazione del Piano regolatore del porto rimanendo a disposizione per ogni successivo momento di confronto istituzionale o tecnico che riguardi il futuro del porto e dei lavoratori che vi operano.