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Pd, tregua fra i renziani: Francesco Marano vicesegretario regionale

Di Mario Barresi |

«Ancora nulla di ufficiale», frena il segretario Fausto Raciti nel pomeriggio. In serata, però, arriva un’autorevole conferma anche da Roma: la nomina di Marano è cosa fatta.

E il diretto interessato, messo alle strette, non può smentire. Parlando da vicesegretario più che in pectore. «Si deve lavorare per superare le incomprensioni interne al Pd, anche quelle dentro le singole aree, che, soprattutto in Sicilia, rischiano di compromettere il futuro della regione».

Marano è l’uomo-ombra di Enzo Bianco. Maturità scientifica al “Galiliei” e una discreta carriera da arbitro di calcio, è attuale capo della segreteria politica del sindaco, oltre che suo esperto per i rapporti istituzionali. Già consulente di Bianco al Senato, fu consigliere della 3ª Municipalità etnea. Da due anni riveste anche il ruolo, molto ambito in città, di presidente del Comitato dei festeggiamenti di Sant’Agata. Da “iper-bianchiano” cita gli «amministratori locali che dobbiamo coinvolgere di più», fulgidi esempi « di un Pd che funziona e governa, insieme agli alleati, con risultati importanti», naturalmente «a partire da Catania, la città più grande a guida democratica, fino a molti piccoli comuni».

Una tregua fra le anime renziane del Pd in Sicilia? Il segretario Raciti si limita ad ammettere che in corso c’è una «ricomposizione della dirigenza del partito, sia a livello di segreteria, sia nei territori», che però «prescinde dalle primarie». Magari per riparare i danni di alcune scosse sotto l’Etna, ripristinando inoltre alcuni equilibri a Siracusa e nel Nisseno.

È ancora fresco il ricordo dell’en plein dei faraoniani Luca Sammartino e Valeria Sudano e di AreaDem (in prima linea Anthony Barbagallo) nelle liste catanesi della mozione Renzi. Per Marano, membro del direttivo regionale del Pd, ora, viene creato un ruolo ad hoc da vicesegretario. Che vale di più di una seggiola nell’affollato parlamentino nazionale dem. Il contrappeso è chiaro. Risarcimento postumo o riconoscimento preventivo? Resta da capire se viene prima l’uovo o la gallina.

Twitter: @MarioBarresi

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