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Parco dell’Etna, «La burocrazia frena lo sviluppo del territorio»

Di Gaetano Guidotto |

Bronte (Catania) – Questa è la prova di quanto dannosa sia stata la burocrazia per lo sviluppo economico di tutto il territorio del Parco dell’Etna. L’audizione nella IV Commissione regionale, promossa dagli onorevoli Giannina Ciancio (M5s) e Giuseppe Zitelli (DiventeràBellissima), in merito al Piano territoriale del Parco dell’Etna, alla presenza dell’assessore regionale per il Territorio e ambiente, Salvatore Cordaro, traccia inequivocabilmente la lentezza decennale dell’iter di approvazione di un piano che doveva essere approntato nel 1991, poteva essere approvato nel 2009 (è mancata solo la firma dell’allora assessore) e invece si trascina ancora oggi dietro l’approvazione della Vas, che un’apposita commissione tecnica doveva approvare nel gennaio del 2018 e che ancora non approva.

E a pagarne le conseguenze sono certamente il territorio e i cittadini di tutta l’Etna che al rispetto dell’ambiente credono, ma chiedono contemporaneamente sviluppo ecosostenibile. Per questo all’audizione era presente Francesco Sgroi, sindaco di Randazzo, che offre il proprio territorio a 3 Parchi (Etna, Nebrodi e Alcantara) e che quindi moltiplica per 3 i disagi. Non a caso nel suo intervento il sindaco ha puntato il dito su governance, sviluppo economico e nuovi confini: «E’ arrivato il momento di chiudere l’era dei commissari – ha affermato – per creare sviluppo non basta l’ordinario. L’agricoltura di pregio del Parco non può limitarsi al pistacchio di Bronte e alla nocciola di Milo, ma bisogna aggiungere tutte le varietà dell’Etna, come la fragola di Maletto, l’olivo di Randazzo chiamato Brandofino o le mele di Adrano, bisogna rivedere le superfici minime di edificabilità per favorire la nascita di nuove aziende, permettere a tutti i Comuni di dotarsi di un piano di fruizione del Vulcano e rivedere i confini del Parco».

E l’assessore regionale Cordaro, dopo aver ascoltato i presenti all’audizione, cui ha partecipato, oltre ai componenti della IV Commissione e ai dirigenti regionali, il Parco dell’Etna e anche l’on. Giovanni Bulla (Udc), ha assicurato il suo intervento. «L’assessore Cordaro – infatti afferma l’on. Ciancio – ha assicurato che entro l’estate darà al Parco dell’Etna un Piano territoriale. Noi non dubitiamo sull’impegno, ma sull’ottimismo rimaniamo cauti. Non è stata solo la burocrazia a essere dannosa per il territorio, ma tutta una serie di norme che hanno finito per accavallarsi, con il risultato che si è creato un ritardo enorme. Speriamo che questa audizione sia da sprone».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA