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Ordine dei Medici, chiesta archiviazione per ex presidente Buscema

Di Orazio Provini |

Catania – Un corposo fascicolo (quasi tremila pagine) che ha impegnato la Procura a fare luce su una vicenda nata da alcuni esposti denunce (quattro) presentati tra la fine del 2016 e il 2017 da altrettanti medici ai danni dell’ex presidente dell’Ordine dei Medici di Catania, Massimo Buscema, nei quali si ipotizzava l’abuso d’ufficio (art. 323 cp) e il rifiuto di atti d’ufficio, omissione (art. 328 cp).

Episodi differenti, ma che avrebbero danneggiato – attraverso l’applicazione di provvedimenti disciplinari – i querelanti, tanto da portare i magistrati a ipotizzare in fase di indagine preliminare anche l’articolo 416 del codice penale (l’associazione a delinquere). E proprio in almeno una delle denunce presentate venne specificato, oltre al riferimento al Buscema, anche «a chiunque altro eventuale abbia concorso con lui». Un’inchiesta in cui non sono mancati interrogatori, intercettazioni e testimonianze. Poi nel giugno scorso la richiesta della Procura di archiviare l’indagine, che però ha trovato opposizione di due dei denunciati, attraverso il proprio legale (avvocato Carmelo Calì, che ha presentato una dettagliata e articolata motivazione): i dottori Giansalvo Sciacchitano e Domenico Grimaldi.

Il Gip, che ha fissato l’udienza camerale per il 18 marzo prossimo, deciderà in quella data se accogliere la richiesta di archiviazione, chiedere un supplemento di indagine o se invece formulare, attraverso il pm, l’imputazione coatta.

La denuncia presentata da Grimaldi contro il Buscema trae origine dal procedimento disciplinare adottato dall’ex presidente dell’Ordine di Catania, in realtà inefficace, in quanto mai eseguito, che sarebbe stato frutto di una segnalazione promossa da un dirigente medico dell’Asp di Messina, Patrizia Napoli, per presunte violazioni dei doveri comportamentali tenuti dallo stesso Grimaldi. Questa vicenda però ebbe un epilogo imprevisto, considerato che la Napoli venne rinviata a giudizio davanti al tribunale di Catania (2ª sezione monocratica) dove è in corso il processo per le gravi minacce pronunciate proprio dal funzionario al Grimaldi. Con riferimento a quell’episodio, poi riferito al Buscema, la Napoli infatti disse pubblicamente a Grimaldi: «Lui non sa chi sono io, non conosce i miei amici, sono protetta e gliela farò pagare…». Per queste frasi Grimaldi denunciò il funzionario e il processo è in corso da un paio di udienze.

L’ex presidente Buscema dovrà presentarsi il prossimo 10 del mese davanti ai giudici della terza sezione penale del Tribunale, per la prima udienza del processo che lo vedrà imputato a vario titolo per abuso d’ufficio, abuso di autorità, diffamazione, rifiuto e omissione di atti d’ufficio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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