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Ognina soffoca tra degrado e rifiuti: sabato bonifica straordinaria

Di Cesare La Marca |

Il clima di attesa che precede le celebrazioni che si svolgeranno dal sette al quindici settembre comincia a respirarsi a Ognina, e non solo quello. Il suggestivo ma caotico e sporco borgo marinaro non è per nulla pronto a rendere omaggio alla sua Madonnina, quella che “appare ogni sera”, come recita al tramonto, anzi “quando il sole declina”, la preghiera diffusa dal Santuario.

Come ogni anno, nonostante la sua bellezza, la sua storia e la sua forte identità, l’antico borgo che potrebbe essere l’emblema del legame tra la città e il mare arriva invece stremato all’appuntamento con la seconda festa religiosa della città, dopo un’estate come sempre problematica e convulsa, fra il traffico di piazza Mancini Battaglia “gestito” dai posteggiatori abusivi, infrazioni a raffica e commercio senza regole, su suolo pubblico e non solo.

E poi i rifiuti, troppi e mischiati, ovunque, a qualsiasi ora, senza alcuna considerazione di regole e orari, tanto da soffocare con un tanfo irrespirabile, spesso a base di resti di pesce, i vicoli più caratteristici di Ognina, per non parlare del lungomare, ridotto ripetutamente in una pattumiera tra gli scogli, appena poche ore dopo ogni bonifica, ogni intervento compiuto anche col prezioso sostegno dei volontari. Proprio loro, in tanti, compresi quelli della base americana di Sigonella e Life Onlus, vicini alle associazioni o semplicemente spinti dalla propria coscienza ambientale e “armati” di guanti e sacchetti, torneranno in azione sabato mattina, col sostegno del Comune, della Municipalità, di Dusty, Multiservizi e Manutenzioni, per fare in modo che sabato sette settembre Ognina sia in condizioni un po’ più decorose, prima di riabbracciare la sua Madonnina. «Sarà una bonifica radicale che riguarderà la piazzetta di Ognina, la vicina spiaggia e le strade adiacenti – assicura l’assessore all’Ecologia Fabio Cantarella – e oltre alla rimozione di rifiuti smaltiti irregolarmente che deturpano l’intero borgo e il lungomare, verranno effettuati anche degli interventi di manutenzione, per mettere in sicurezza tra l’altro fili e pannelli elettrici sotto il ponte».

A poche decine di metri dal Santuario e dalla sua piazzetta, uno dei simboli di questo degrado, sotto il viadotto ancora incompiuto di via Acireale, tra una vecchia casa diroccata in più occasioni data alle fiamme e una microdiscarica cronica con decine di sacchetti accumulati sotto i piloni, anch’essa ripetutamente e inutilmente bonificata, da quando sono stati rimossi i cassonetti sotto lo stesso ponte. Quel ponte che dopo oltre dodici anni attende ancora il passaggio delle prime auto e l’apertura del viale De Gasperi, l’alternativa al traffico che assedia Ognina e il suo lungomare.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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