In paese, Rosario Tripi, lo conoscevano tutti. Sessantanni appena compiuti (nella foto) con una festa organizzata con familiari e amici per condividere il traguardo raggiunto, “Saro” aveva investito gli anni più belli della sua vita nella ditta per la lavorazione del legno di cui era titolare, la “Tra arte del legno”, in via Pio La Torre 27 a Piano Tavola, frazione di Belpasso.Giovedì pomeriggio, per una tragica fatalità, Rosario nel tentativo di scansare una catasta di legni che gli stava per cadere addosso ha fatto un balzo all’indietro, è caduto e ha sbattuto la testa su un macchinario. È morto sul colpo sotto lo sguardo incredulo dei colleghi della falegnameria. Amico degli amici, lavoratore generoso e affabile, Rosario lascia la moglie e due figli. Era appassionato di calcio. Quello sport che non aveva mai abbandonato dal calcio nelle serie dilettantistiche, al passatempo del calcetto, alle partite con gli storici compagni di squadra dei veterani. I funerali saranno celebrati oggi, alle 16, in chiesa Madre.
«Piangiamo ancora una volta una morte sul lavoro – commenta Carmelo De Caudo, segretario generale della Cgil di Catania – la quinta dall’inizio dell’anno nel Catanese. Dalle prime ricostruzioni sembra che l’uomo sia caduto sbattendo la testa violentemente per evitare che alcuni pannelli gli cadessero addosso. Al netto delle sciagure che possono apparire inevitabili, crediamo sia necessario investire sui dispositivi di sicurezza personali. È l’unico strumento che consente ai lavoratori di limitare i danni al minimo in caso di incidenti. Lo Stato può e deve fare di più in questo senso aumentando formazione e controlli, a tutti i livelli. La Cgil non ha mai smesso di chiedere più tutela per chi lavora, e di manifestare il proprio dissenso poiché questo non sta avvenendo al 100%».