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Norme di sicurezza non rispettate e carni avariate: polizia sequestra circo

Di Redazione |

Catania – In ottemperanza alle disposizioni del Questore, personale del Commissariato Borgo-Ognina ha effettuato un controllo presso un circo attualmente presente in città. Il circo in questione si trova installato in viale Kennedy ed è lo stesso in cui nei giorni scorsi una bambina di 7 anni è rimasta ferita dal gancio di una fune che si è spezzata.

L’accertamento è stato finalizzato a verificare la messa in opera della struttura secondo norme di sicurezza e il benessere degli animali (felini, equini e cani). Intervenuti Asp Veterinaria e Controllo e Vigilanza, la Polizia Provinciale e i Vigili Urbani.

La struttura, viste le carenti condizioni di sicurezza, veniva sottoposta a sequestro penale preventivo dal momento che alcune funi tiranti per l’ancoraggio della tenda da circo risultavano in cattivo stato di conservazione per la presenza di soluzioni di continuità e sfrangiature nella zona di ancoraggio ai paletti metallici infissi nel terreno perimetralmente alla struttura; il carrello elevatore risultava sprovvisto di sistemi di protezione e assenza di cinture di contenzione necessarie ai fini della tutela del conducente in caso di ribaltamento.

Accertata, altresì, l’incompleta valutazione dei rischi con particolare riferimento ai rischi di natura biologica scaturenti dal rapporto con gli animali ivi presenti. Tutti gli operatori dipendenti risultavano sprovvisti di adeguata formazione, addestramento e abilitazione nella conduzione dei mezzi rinvenuti ai sensi dell’accordo stato-Regioni del 22 febbraio 2012.

La titolare è stata indagata in stato di libertà e verranno irrogate sanzioni pari ad euro 10.000 a seguito di verifica di adempimento positivo, quindi eliminazione delle criticità riscontrate.

Durante i controlli sono stati rinvenuti anche 120 chili di carni avicole destinate agli animali e detenute all’interno di un frigo tipo gelati a temperatura + 6.5 gradi centigradi; infatti, le suddette temperature favorivano il proliferarsi di mosche carnarie della specie Lucilia sericata e, per tale motivo, la carne veniva sequestrata e la titolare indagata in stato di libertà per mal conservazione alimenti. Infine, non vi era prova sulla regolarità dello smaltimento delle deiezioni animali considerati rifiuti speciali.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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