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«Non riapriremo via Dusmet alle auto; aree vicine utilizzabili per sosta breve»

Di Cesare La Marca |

Catania – Nulla di deciso su via Dusmet, anche se l’orientamento del Comune e dell’assessore alla Mobilità Pippo Arcidiacono è quello di mantenere la zona pedonale, valutando ogni possibile misura per sostenere gli operatori della Pescheria. «Non è nostra intenzione riaprire al traffico via Dusmet – spiega Arcidiacono – nello stesso tempo vedremo di contemperare le diverse esigenze, da un lato quelle della mobilità sostenibile e dall’altro quelle della Pescheria, che è parte dell’identità del nostro centro storico».

Tra le ipotesi che si stanno valutando, c’è quella di recuperare qualche area inutilizzata nei quartieri popolari a breve distanza dalla Pescheria, senza “sacrificare” al traffico il tratto di via Dusmet fino a Porta Uzeda. «Stiamo valutando alcune possibilità – aggiunge l’assessore – vogliamo capire se alcune aree in zona Angeli Custodi e Castello Ursino sono utilizzabili per la sosta breve, inoltre potremmo ulteriormente incentivare al mattino la prima mezz’ora di sosta gratuita al parcheggio Borsellino. La pedonalizzazione del tratto di via Dusmet è un elemento positivo per la mobilità sostenibile, e d’altra parte la nostra linea sarà quella di estendere Ztl e zone pedonali, inoltre a settembre, nel corso della Settimana della Mobilità sostenibile, verrà ufficializzata la consegna di 48 colonnine dell’Enl per la ricarica di veicoli elettrici».

Questa la posizione del Comune, mentre le transenne di via Dusmet ormai dividono associazioni, residenti, commercianti e operatori della Pescheria con relative sigle sindacali, proprio perché rappresentano due visioni totalmente diverse di una stessa questione, la pedonalizzazione del tratto che costeggia villa Pacini; due visioni opposte di città e mobilità più o meno sostenibile che difficilmente a quanto pare potranno trovare un punto d’incontro, almeno in questo caso, ma che però bisogna tentare di avvicinare il più possibile, nell’interesse di tutti.

In ballo, infatti, ci sono due aspetti importanti e ugualmente da tutelare di una delle zone più belle e suggestive del centro storico, valorizzata o “desertificata” – a seconda dei punti di vista – dal provvedimento di chiusura al traffico adottato dalla precedente Amministrazione. Uno riguarda la vivibilità stessa di un tratto di strada tra i più belli di Catania, riscoperto senza traffico, frastuono e soste in doppia fila a tutto vantaggio dell’ambiente e dell’architettura barocca che caratterizza quest’area tra il porto, villa Pacini e piazza Duomo; l’altro riguarda la drammatica crisi degli operatori della Pescheria, che lamentano di essere stati “tagliati fuori” e allontanati dai loro clienti dalla chiusura di via Dusmet, e che sono certo da tutelare come lavoratori e per quello che rappresenta anche dal punto di vista turistico e della cultura e tradizione popolare lo storico mercato del pesce.

Secondo gli operatori della Pescheria non è bastato l’incentivo della prima mezz’ora di sosta gratuita al vicino parcheggio Borsellino, soprattutto per i clienti “storici” meno giovani, che poi sono tra i pochi rimasti, e tanto resta da fare per migliorare i collegamenti dei bus, magari ripristinare la linea metro fino alla fermata “Porto” e agevolare i parcheggi. D’altra parte – ha rilevato Legambiente – la crisi della Pescheria deriva dall’eccessivo numero di centri commerciali, ed è anche consolidato il fatto che la mobilità sostenibile avvantaggia il commercio, rendendo più attrattive e vivibili aree che già hanno una valenza storica e turistica. Due visioni opposte ceh non sarà semplice conciliare, divise da una transenna che farà ancora discutere.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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