CATANIA – Qualcuno teme, e speriamo abbia torto, che quella che si avvicina potrebbe essere una “maledetta primavera”, o comunque che i risultati non saranno quelli sperati, dopo un inverno non certo facile per il nodo Gioeni, che dovrà presto confrontarsi col monitoraggio del nuovo assetto della viabilità, previsto da quando sarà aperta al traffico la bretella di via Giuffrida Castorina.
I lavori per la realizzazione del by pass che collegherà la zona di ex Vulcania al sottopasso mai utilizzato di via Vincenzo Giuffrida sono in fase molto avanzata, e di conseguenza si prevede vicina l’ora del primo responso sull’effettiva efficacia che potrà avere l’opera; questa è stata realizzata come asse parallelo che offra un’alternativa ai flussi di traffico che ingolfano il nodo Gioeni, in particolare la bretella di via Caronda che immette sulla circonvallazione, e il tornaindietro davanti alla chiesa della Madonna di Lourdes, entrambi rivelatisi non del tutto adeguati al sistema della viabilità che dalla demolizione del cavalcavia in poi ha duramente messo alla prova gli automobilisti, in particolare sulla corsia Nesima Ognina, e nonostante l’estensione della metropolitana, che ormai da oltre un anno collega la stazione di Nesima a quella “Stesicoro” in centro storico.
«I lavori sono quasi alla fine – conferma l’assessore ai Lavori pubblici Michele Giorgianni – ed è stata anche completata la manutenzione della sede stradale davanti ai salesiani di san Filippo Neri, dunque ritengo che già entro la prima metà di aprile la bretella potrà essere aperta al traffico».
Il Comune sta anche “trattando” con il condominio vicino al “Bingo” per ottenere una fascia di area privata che potrà migliorare la curvatura per le auto provenienti dalla nuova bretella e dirette sulla via Vincenzo Giuffrida. Non resta dunque che attendere quanto in percentuale la nuova bretella – con alcuni ritocchi alla viabilità in fase di studio – potrà servire alla causa del nodo Gioeni, se intorno al venti per cento e poco più, come nelle previsioni del Comune, se di meno o per nulla, spostando anzi qualche problema sul punto d’uscita, dunque su via Vincenzo Giuffrida da una parte, e sulla strettissima via dei Salesiani dall’altra, strada quest’ultima che peraltro spunta alla fine su un nodo anch’esso molto critico, fra il tratto finale di via Duca degli Abruzzi e la stessa circonvallazione. Qui resta tutto da vedere se possa aggiungersi un nuovo flusso di traffico senza un ulteriore “effetto tondo Gioeni”.