INFRASTRUTTURE
Catania, una passeggiata sul mare lunga 2 chilometri: il nuovo molo di levante e il sogno di un porto aperto alla città
Nei giorni scorsi sono stati aggiudicati i lavori di riqualificazione della mantellata della barriera che delimita lo scalo
Nel giro di poco più di due anni Catania potrebbe riavere una passeggiata a mare di straordinaria bellezza, un percorso di quasi due chilometri sopra la mantellata del molo di levante, in questi ultimi anni croce e delizia del porto etneo: aperto, chiuso e poi riaperto solo di giorno, è uno dei luoghi più belli della città, mare a destra, mare a sinistra, una prospettiva unica sull'Etna e il vantaggio di trovarsi a pochi passi dal centro storico e da piazza Duomo.
Si tratta di una lingua di cemento lunga 1.860 metri (più un pennacchio di 40 metri all’estremità) che offrono uno scenario di rara bellezza: si vedono i tetti del cuore barocco della città, il vulcano, la costa, si può fare jogging o una semplice camminata e in futuro avrà panchine, pensiline e pure una pista ciclabile.
Per questo il rifacimento del molo di levante del porto di Catania (attualmente poco sicuro e inadeguato a proteggere il bacino dal rischio di forti mareggiate) è un progetto tanto atteso. Si tratta di un mega appalto da 75 milioni (oneri compresi) che dopo la valutazione tecnica ed economica da parte della commissione di gara delle sette offerte pervenute, è stata aggiudicato nei giorni scorsi al Consorzio Stabile Grandi Lavori Cosedil.
Gli altri sei gruppi che hanno presentato offerte sono Rti Fincantieri Infrastrutture Opere Marittime Coma Nuo; Rti Sidra – Icm – E Marine; costituenda Ati D’Agostino Angelo Antonio Costruzioni Generali; Infratech – Ecoin; Rti Doronzo Infrastrutture Srl e Consorzio Stabile Vitruvio; Consorzio Stabile Infra.Tech.
Ora si dovrà attendere la prima metà di gennaio per l’aggiudicazione definitiva al Consorzio Stabile Grandi Lavori Cosedil, i tempi tecnici per eventuali ricorsi al Tar. In linea con gli obiettivi del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, Francesco Di Sarcina, che ha auspica l'inizio dei lavori nei primi mesi del 2023: la durata prevista è di 800 giorni, quindi i lavori dovrebbero concludersi entro la metà del 2026. E trattandosi di un’opera finanziata con fondi europei del Pnrr, deve rispettare i relativi tempi.
Si tratta di un progetto avveniristico, che in futuro dovrebbe congiungersi con il Passiatore e da lì collegarsi con la stazione ferroviaria per far diventare realtà il sogno di un porto davvero aperto alla città.
Oltre alla bellezza della passeggiata tramite la riqualificazione totale di tutta la mantellata, con illuminazione, arredi e pensiline, per uno spazio sicuro e fruibile, c'è l'aspetto tecnico sviluppato nell’accordo di collaborazione di alto valore scientifico tra Autorità portuale e Università, in particolare il Dicar, che ha portato alla “rimodulazione” dell’elaborato per il consolidamento e la riqualificazione della diga foranea del molo di levante.
Dagli iniziali 50 milioni il progetto è passato agli attuali 75 perché dopo che dai test effettuati nella “vasca laboratorio” del dipartimento di Idraulica della facoltà di Ingegneria è emersa la necessità di utilizzare a protezione delle mareggiare “blocchi” più pesanti rispetto al piano originario, oltre che di un muro più alto (9,5 metri): un progetto in grado di sopportare anche gli imprevisti di eventi estremi sempre più frequenti a causa de cambiamenti climatici.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA