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polemica a catania

Multiservizi, l’incarico al fratello dell’assessora diventa un caso “politico” sul tavolo del sindaco

L'ingegnere Mario Lombardo sarà responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Sua sorella Viviana ha un posto nella Giunta a Catania

Di Luisa Santangelo |

«Un incarico a mio fratello in Multiservizi? Guardi, io non ne so nulla. Ho la mia famiglia, non mi occupo di quello che fa mio fratello. E poi: non sono nemmeno assessora alle Partecipate». Di questioni familiari l’assessora Viviana Lombardo è costretta a parlare dall’inizio della sua esperienza in politica. Prima per via di quella candidatura alle elezioni amministrative con quel «detta Nuccio», che richiamava nel santino elettorale la carriera a Palazzo degli Elefanti del padre, Nuccio Lombardo, assessore di lungo corso. E, adesso, per via di suo fratello, l’ingegnere Mario Lombardo, assunto a tempo indeterminato – part-time – alla direzione Risorse umane del Comune (ha vinto un bando pubblico, nel 2022) e, da luglio 2024, nominato Responsabile del servizio prevenzione e protezione della Catania Multiservizi, la partecipata presieduta da Alessandro Corradi.

La comune militanza in FdI

Di conoscersi si conoscono tutti da tempo: Corradi e Lombardo (padre e figlia) militano tutti in Fratelli d’Italia, peraltro su posizioni vicine. «Mio fratello – afferma l’assessora, che ha anche la delega al personale – ha parecchi altri incarichi di Rspp. Non vedo alcun conflitto d’interesse, tanto più che il mio assessorato non c’entra nulla».Per i prossimi due anni, l’ingegnere Lombardo sarà il responsabile della Prevenzione di Catania Multiservizi, per diecimila euro in tutto (cinquemila per ciascun anno). «L’incarico si configura a carattere di rapporto fiduciario», si legge nella determinazione firmata dal presidente Corradi, avvocato di professione. «Non c’è stata alcuna selezione pubblica – ammette Corradi – Visto anche l’importo irrisorio del compenso previsto. Siccome si tratta di un rapporto fiduciario, ho esaminato i curricula già presenti in azienda e da quelli ho scelto».

Il curriculum

Ma come mai il curriculum del fratello dell’assessora era in azienda?«Ho chiesto a dei professionisti che conosco di darmi i loro curricula. Conosco Mario Lombardo da molti anni, come professionista serio e preparato che svolge il medesimo incarico in diverse altre aziende. La sua attività è perfettamente compatibile con quella che svolge per il Comune, ha un provvedimento di autorizzazione e il fatto che sia parente dell’assessora non può in alcun modo preludergli opportunità professionali».Il rischio, cioè, sarebbe di discriminarlo.

Il ruolo di Rspp

Il ruolo di Rspp, prima di essere affidato all’ingegnere Lombardo, era svolto da una società a responsabilità limitata che designava allo scopo un professionista. L’affidamento, però, è scaduto il 24 giugno 2024. È lo stesso organismo di vigilanza della Multiservizi a chiedere chiarimenti in proposito, con una lettera che questa testata è in grado di citare: «Si chiede di conoscere se sia intervenuta ulteriore proroga (rispetto all’affidamento precedente dell’incarico di Rspp ndr) o se l’incarico sia stato conferito ad altro soggetto e in forza di quale procedura». Una situazione che l’Odv definisce «di potenziale criticità». La missiva porta la data del 17 settembre 2024 e chiede al presidente Corradi di «fornire riscontro entro sette giorni da oggi». La risposta a questa domanda non è ancora pervenuta.Così come non è pervenuta rispetto all’annunciata soppressione, dall’organigramma, di una figura dirigenziale, che dovrebbe diventare un “quadro”. Nell’organigramma sono ipotizzate, inoltre, sei progressioni verticali, di cui tre verso la carica di “quadro”. Cioè promozioni.

I dubbi delle opposizioni

Una situazione che ha fatto storcere il naso ad alcuni componenti del Consiglio comunale. In un’interrogazione appena depositata in municipio, Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio (M5s) e Maurizio Caserta (Pd) rilevano: «L’ufficio acquisti», dopo la soppressione del dirigente, sarebbe affidato «a un settimo livello, posto sotto la diretta supervisione del presidente del Consiglio di amministrazione. In sostanza, tutte le gare verrebbero gestite direttamente dal presidente, un organo di chiara derivazione politica», si legge nell’interrogazione. Che prosegue: «Forse, le logiche alla base di tali richieste sono di natura politica». Un attacco, carte alla mano, a cui spetterà a sindaco e giunta rispondere.

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