E’ morto, dopo alcuni mesi di malattia, Carlo Lungaro, figlio del partigiano trapanese Pietro Ermelindo Lungaro, fra i 335 uccisi il 24 marzo 1944 a Roma dai nazisti nell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Numerosi i messaggi di cordoglio, tra i quali quello dell’ex sindaco di Catania, Enzo Bianco. "Provo un grande dolore per la dipartita di Carlo Lungaro – dichiara Bianco -. Un vero amico, un grande professionista. Un ottimo manager che chiamai al mio fianco nel 1994, nella mia prima sindacatura con l’elezione diretta, per riorganizzare il trasporto pubblico a Catania. I risultati furono eccezionali, portammo l'Azienda da una perdita di circa 35 miliardi di lire ad un sostanziale pareggio nel 1996. Ristrutturammo e rilanciammo l'Azienda che poi venne tasformata in "Azienda Speciale".
"Rimase al mio fianco fino al 2000 e lo richiamai nel 2013 per completare il percorso e rilanciare l’Azienda che nel contempo era andata incontro a tantissime difficoltà – aggiunge Enzo Bianco -. Un talento eclettico, capace di fare grandi cose anche nel mondo dello sport. Di Carlo, oltre alla grande professionalità ricordo il rigore morale e lo spessore umano, certamente derivante dall’eredità lasciategli dalla figura del papà, Pietro Ermelindo, vicebrigadiere di P.S. antifascista e partigiano, martire delle Fosse Ardeatine. Carlo parlava spesso della memoria lasciata dal genitore che permeava la tradizione di famiglia. Al fratello Pietro ed ai familiari tutti le mie più sentite condoglianze".