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Monsignor Antonio Fallico è tornato alla Casa del Padre

Rinnovatore della pastorale sulla scia del Vaticano II, ha servito la chiesa con lungimiranza e dedizione. Tra le parrocchie che ha guidato quella di Santa Maria in Ognina  

Di Redazione |

Mons. Antonio Fallico, presbitero conosciuto e stimato che ha incarnato, in senso pieno, l'impulso apostolico della carità pastorale, è tornato alla Casa del Padre. Nato a Raddusa nel '38 e formatosi presso il Seminario diocesano fu ordinato presbitero nel 1962 nella Cattedrale di “S. Giuliano” in Caltagirone da mons. Antonino Catarella, vescovo di Piazza Armerina. Iniziò il suo ministero come vicerettore e insegnante presso il Seminario diocesano fino a quando lasciò la Diocesi per incardinarsi nell'Arcidiocesi di Catania, dove inizialmente servì il Movimento Pro Sanctitate, e successivamente fondò e promosse il Movimento delle Comunità di Base e con la benedizione dell’Arcivescovo Mons. Domenico Picchinenna, insieme ad un gruppo di laici, fondò la Missione Chiesa-Mondo che, nel 2001, fu riconosciuta come Famiglia Ecclesiale di vita consacrata di diritto diocesano. L’Arcivescovo Mons. Luigi Bommarito lo nominò Canonico onorario della Basilica Cattedrale di Catania.

A Catania, inoltre, ha svolto diversi ministeri pastorali: vicario parrocchiale presso la parrocchia Santa Maria della Mercede, parroco della parrocchia Santa Maria in  Ognina, dove si è speso come pastore attento e instancabile. È stato anche direttore del Centro diocesano vocazioni, Vicario Episcopale per la pastorale e, più volte,  membro del Consiglio Presbiterale diocesano. Ha anche insegnato teologia pastorale presso lo Studio Teologico “S. Paolo”. Si è sempre contraddistinto in Italia per il suo impegno a favore del rinnovamento della pastorale, sulla scia dell’ecclesiologia del Concilio Vaticano II. Insieme alla Missione Chiesa-Mondo, ha promosso ed animato in Italia, numerosi convegni, seminari di studio, corsi di formazione per laici e presbiteri a carattere pastorale, con particolare attenzione al rinnovamento missionario della parrocchia nel territorio, alla valorizzazione della ministerialità dei laici e all’impegno socio-culturale dei cristiani nel mondo. Numerose le sue conferenze e pubblicazioni di carattere spirituale e pastorale, ricca la predicazione di esercizi spirituali al Clero in diverse diocesi. 

Per il suo impegno in campo sociale e culturale è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica. Questo zelante pastore ha servito con dedizione la Chiesa – dichiara mons. Peri, vescovo di Caltagirone – ponendo particolare attenzione alle sfide del tempo contemporaneo. Egli è stato chiamato da Dio in un tempo in cui la liturgia ci annuncia: “O admirabile commercium: o meraviglioso scambio… Il Creatore del genere umano ha preso un’anima e un corpo ed è nato da una Vergine; fatto uomo senza opera d’uomo, ci dona la sua divinità” Ecco perché oggi –continua il vescovo Calogero – possiamo chiedere a Cristo, vincitore del male e della morte, di accogliere Mons.  Fallico nella sua pace e nella sua gioia, in attesa di incontrarlo, un giorno, tra i risorti.La nostra preghiera di suffragio – afferma don Salvatore De Pasquale, vicario  generale della diocesi di Caltagirone – sia espressione della nostra riconoscenza per tutto il bene da lui compiuto sia nella nostra Diocesi che nell'Arcidiocesi di Catania. L’Arcivescovo di Catania Mons. Luigi Renna presiederà i funerali nella Basilica Cattedrale di Catania il 3 gennaio alle ore 15,30.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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