Catania – Era esasperato per la fine della relazione e per il sospetto che la sua ex compagna potesse avere una nuova storia sentimentale. Due motivazioni che a Giuseppe Barbero, 38 anni, catanese, erano sembrate sufficienti per scagliarsi contro la donna a cui era rimasto legato per dieci anni. Più volte, si era reso protagonista di condotte violente e persecutorie aggredendo l’ex compagna, minacciandola di morte con un coltello e gettandole alcol addosso con la minaccia di darle fuoco. Inoltre perseguitava la ex pedinandola e inviandole numerosissimi messaggi telefonici a tal punto che la vittima, assieme alla figlia, era stata costretta a cambiare domicilio dopo aver vissuto un periodo di terrore e limitazione della libertà personale.
L’uomo che è stato arrestato dagli agenti del Commissariato Borgo Ognina di Catania, è stato ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. Barbero si era scagliato contro un collega di lavoro della vittima che si era reso disponibile ad accompagnare la donna sino a casa, procurandogli lesioni guaribili 25 giorni, nello specifico trauma facciale, ferita labbro inferiore e padiglione auricolare.
La vittima e il collega della donna hanno sporto denuncia e l’uomo è stato arrestato.