Iniziative sociali
Migranti, a Catania social farm per dire no al caporalato
La coltivazione degli ortaggi in un orto sociale tra il litorale della Plaia e la Zona Industriale
A Catania alcuni migranti producono ortaggi in mezzo ettaro di orto sociale tra il litorale della Plaia e la Zona Industriale messo a disposizione dall’Istituto tecnico agrario "Filippo Eredia" e nei prossimi mesi gestiranno due start-up con l’obiettivo di farle crescere in autonomia e a lungo termine. L’iniziativa, che genera imprenditorialità, accoglienza e inclusione socio-lavorativa di persone provenienti da Paesi terzi, vuole contrastare il caporalato, la diffusione di economia sommersa, lavoro nero e discriminazione. Il gruppo già attivo ha avuto l’opportunità di essere formato per entrare a far parte di una rete forte e qualificata costituita da partner pubblici e privati: al loro fianco ci sono istituzioni educative come il Centro Per l'istruzione degli adulti Catania 2, che è soggetto capofila, l'Istituto tecnico agrario Eredia, la Cisl, la Coldiretti, la cooperativa dei salesiani COL, il Consiglio italiano per i rifugiati. Le fattorie in via di sviluppo oggi contano 10 mila cespi tra lattughe, broccoli, sedano, cavoli, ai quali si aggiungono un campo di piselli e fave e una coltivazione che, in condizioni metereologiche favorevoli, dovrebbe produrre complessivamente 12 quintali di patate.
Saranno recuperate prossimamente anche delle serre che al momento versano in stato di abbandono. Il progetto è stato avviato a marzo del 2022. Il primo raccolto è previsto per l’inizio della prossima primavera. Il gruppo operoso giorno dopo giorno sta scoprendo i diritti del lavoro, le tecniche agrarie, le normative del settore, le logiche di gestione dei budget per la produzione e la commercializzazione di ortofrutta. Sarà costituita una cooperativa che offrirà ulteriore lavoro e concorrerà all’assegnazione dei fondi previsti dai bandi pubblici regionali, nazionali ed europei. Con il supporto di Coldiretti i prodotti raccolti entreranno nei mercati a chilometro zero di Catania. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA