Catania
«Mia moglie è positiva ma l’app Immuni non lo segnala»: il caso a Catania
CATANIA – «Ma siamo sicuri che l’App immuni funziona a dovere?». Se lo chiede un imprenditore catanese la cui moglie, una infermiera professionale della Cardiologia del Policlinico, è risultata positiva al coronavirus.
Il signore in questione, che si è messo spontaneamente in quarantena con i tre figli, racconta quanto è accaduto alla moglie. «Dopo ll turno di notte – spiega – mia moglie è stata sottoposta a tampone ogni 4 giorni. L’ultimo tampone è stato effettuato martedì dopo che aveva fatto il turno di notte. Fa il tampone, ma siccome è asintomatica, nel suo giorno di riposo, si reca in una palestra dove partecipata a una seduta di cardio fitness e poi va in piscina. Nel frattempo viene raggiunta dalla comunicazione dell’ospedale che le dice che è risultata positiva».
A questo punto in famiglia scoppia il caos. La donna contatta il medico curante che la mette in isolamento e fa la comunicazione all’Asp. «Mia moglie quindi preferisce andare a stare nel camper, mentre noi restiamo a casa. A questo punto ieri con i miei tre figli siamo andati a fare un tampone a pagamento. Nel frattempo ci siamo messi automaticamente in quarantena perché ancora nessuno ci ha chiamato. A questo punto – continua l’imprenditore – ho attivato l’app Immuni, ma finora non mi è giunta alcuna segnalazione che sono stato a contatto con una persona positiva. E allora mi chiedo, questa app funziona a dovere o no?».
«Inoltre – continua – mia moglie ha anche allertato la palestra con piscina che frequenta, ma da quello che sappiamo non sarebbe stato preso alcun provvedimento. E allora mi chiedo, se non si attivano subito i protocolli, i contagi aumenteranno e presto i positivi potrebbero crescere. Inoltre alla lezione di cardio fitness c’erano cinquanta persone… E una ultima cosa mi chiedo. Noi siamo in isolamento, ma oggi non so cosa devo fare. Paradossalmente domani potrei anche andare a lavorare…».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA