Catania – Si sblocca la metropolitana verso Misterbianco e l’hinterland etneo. Si è svolta alla Fce l’ultima seduta della gara avente per oggetto “Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di potenziamento e trasformazione della Ferrovia Circumetnea nelle aree urbane di Catania e Misterbianco e della tratta sub-metropolitana fino a Paternò – Tratta compresa tra l’uscita della stazione “Nesima” e l’uscita della stazione “Misterbianco C.”
A classificarsi al primo posto, aggiudicandosi provvisoriamente i lavori, è stata la stessa impresa “Cmc” di Ravenna finora efficacemente all’opera a Catania sull’unica linea metropolitana siciliana. Il bando pubblicato a gennaio scorso prevede la realizzazione completa di poco più di 2 km di metropolitana e le due nuove stazioni di Misterbianco Zona commerciale e Misterbianco Centro; una tratta già interamente finanziata con oltre 100 milioni di euro dal Cipe. A luglio 2017 era stato “festosamente” abbattuto a Monte Po l’ultimo “diaframma” del tunnel (scavato dal cantiere di Torre Tabita lungo il corso Carlo Marx) per collegare Nesima da una parte e la stessa Torre Tabita, all’ingresso di Misterbianco, dall’altra. Ora Misterbianco attende in un triennio un importante volano di sviluppo del territorio.
La Cooperativa ravennate continua nel frattempo i lavori della tratta metro Nesima-Monte Po, che dovrebbero concludersi entro giugno 2019 – in ritardo rispetto alle previsioni iniziali – con un percorso di più di un km mezzo e le due nuove stazioni di Fontana-Ospedale Garibaldi e Monte Po; e stanno per iniziare dal cantiere attivo di via Palermo, sempre con la straordinaria “talpa” Tmb (battezzata significativamente “Agata”), gli scavi per la realizzazione della galleria da Stesicoro a Librino e Palestro, prossima tappa intermedia (ci vorrà circa un anno) per poi proseguire fino alla destinazione strategica finale dell’aeroporto di Fontanarossa.
Ora la nuova aggiudicazione provvisoria, da Monte Po a Misterbianco centro, che richiederà però ulteriori mesi per quella definitiva – in assenza di eventuali contenziosi – e la consegna delle aree di cantiere. Si spera non ci siano intoppi, giuridici o burocratici, per realizzare un “sogno” atteso ormai a Misterbianco con speranza ed entusiasmo; poi destinato a continuare nell’hinterland ad ovest con la tratta già finanziata con un “addendum” dal Cipe (115 milioni con i Fondi Fesr 2014-2020) fino a Belpasso-Valcorrente, e con proiezioni future (Piano 2020-2027) fino a Paternò e Adrano. Con potenziali benefici notevolissimi per svariate decine di migliaia di persone, il traffico e l’ambiente.