Catania
“Mazzetta sicula”, Legambiente: «Saremo parte civile»
CATANIA – «Siamo dinnanzi ad un danno ambientale di proporzioni colossali che ci auguriamo venga punito severamente grazie alle norme sugli ecoreati. Legambiente, con le sezioni locali, si costituirà parte civile nell’eventuale procedimento che ne seguirà, nella speranza che questa sia la volta buona per la Sicilia per spezzare questo scellerato patto tra imprenditori, amministrazioni pubbliche e mafie nella gestione dei rifiuti». Lo afferma il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, sull’operazione “Mazzetta Sicula” della guardia di finanza di Catania sulla gestione della più grande discarica della Sicilia, la Sicula trasporti di Lentini, nel Siracusano. “Lo abbiamo sempre detto e ribadito anche fino a qualche giorno fa in un comunicato stampa – dice il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna – con le sue scellerate scelte, la Regione, nessun governo escluso, ha fatto arricchire negli ultimi vent’anni i gestori delle discariche, pubbliche e private, invece di organizzare sul serio la raccolta differenziata e realizzare gli impianti per la gestione dei rifiuti. Lo abbiamo anche denunciato nel corso della nostra audizione in Commissione regionale Antimafia, che non solo non bisogna autorizzare nuove discariche o ampliamenti delle solite note, ma bisogna chiudere le attuali. Ora l’inchiesta della Procura di Catania ha portato alla luce, prove alla mano, quanto noi da tempo denunciamo a gran voce».