I finanzieri dello Scico, nell’ambito di una inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 75 milioni di euro, emesso dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti della Global Starnet Ltd (la ex B Plus Giocolegale ltd), una delle dodici società concessionarie del gioco, nonché della stabile organizzazione italiana della società Happy Games Club B.V., titolare di diverse sale gioco ef entrambe di proprietà di Francesco Corallo, il re catanese delle slot machines.
Le indagini avevano già condotto all’emissione, nel dicembre del 2016, di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti, tra gli altri, di Francesco Corallo, accusato di essere il promotore di un’associazione a delinquere aggravata dalla transnazionalità, dedita ai reati di peculato, riciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
L’inchiesta della Guardia di Finanza avrebbe accertato che la concessionaria Global Starnet Ltd (la ex B Plus Giocolegale Ltd) accumulava enormi debiti nei confronti dello Stato, perpetrando sistematiche violazioni di norme penali, tributarie, contabili, ed omettendo il pagamento dei tributi nel settore del gioco ed il pagamento di imposte auto dichiarate attuando, altresì, una strategia fiscale, mediante una complessa architettura societaria, che fraudolentemente rendeva, in tutto o in parte, inefficace la procedura di riscossione coattiva trasferendo ingenti somme di denaro su conti correnti esteri.
La società, inoltre, attuava – per il tramite del sodalizio criminale – una sistematica strategia di riciclaggio mediante ripetuti trasferimenti di denaro operando le movimentazioni all’estero e utilizzando i conti di diverse società del Gruppo Corallo, anche offshore. Per tale scopo, l’associazione si è avvalsa del contributo di altro gruppo organizzato composto da fiduciari di Francesco Corallo che hanno operato principalmente in territori esteri, creando e gestendo una complessa architettura societaria, che nel tempo ha mutato fisionomia, ovvero, ha operato con il solo scopo di veicolare, estero su estero, i proventi illeciti dell’associazione dissimulati attraverso apparenti ragioni economiche, conseguendo, così, un profitto illecito per un ammontare complessivo di oltre 215 milioni di euro.
La società Global Starnet Ltd, le cui quote inglesi erano state già sottoposte a sequestro con un precedente provvedimento ablativo, e di cui la concessionaria è stabile organizzazione in Italia, aveva mantenuto la medesima governance ed era intenzionata a cedere a terzi la società. Sino ad oggi, l’attività compiuta dalla Procura romana aveva permesso di sottoporre a sequestro beni per un valore complessivo di oltre 112 milioni di euro. Ora sono stati messi i sigilli ad altri 75 milioni. Si tratta di tre società interamente partecipate dalla concessionaria ossia la Bplus Servizi Srl (in liquidazione), la Bingo Plus Giocolegale Srl e Skill Plus Giocolegale Srl, tutte operanti nel settore del gioco lecito, nonché il complesso aziendale della stabile organizzazione italiana della società di diritto olandese Happy Games Club B.V. operante in Italia attraverso 5 sale giochi (videolottery e slot machines) ed interamente di proprietà della Global Starnet, con sede a Londra.