Catania – “Da catanese mi sento umiliato e profondamente offeso, per l’immagine che Catania ha dato di se’ a tutta Italia. L’impietoso servizio di Matrix, andato in onda ieri sera, sul degrado di Corso Sicilia, ha detto che il Re è nudo. In questi cinque anni Catania è rimasta ferma, bloccata e, forse, è anche arretrata. Una delle principali arterie cittadine, il Corso Sicilia, la city, quello che, una volta, era il fiore all’occhiello della città è oggi una vergogna additata come emblema di degrado dalle televisioni nazionali. Verità come quelle mostrate dalla trasmissione Matrix non possono, di certo, essere smentite dalla grottesca inaugurazione di un semaforo pedonale o dalla panchina regalata a una piazza della città e sottratta a un’altra”.
Lo dichiara Salvo Pogliese, europarlamentare di Forza Italia e candidato sindaco del centrodestra, dopo il servizio che la trasmissione Matrix di Mediaset ha dedicato al Corso Sicilia di Catania.
“Il servizio di ieri ha mostrato che, per l’inerzia e incapacità di quest’amministrazione, lo Stato rischia di perdere l’esercizio della sua sovranità su un quartiere della nostra città. Discariche a cielo aperto, accampamenti di zingari ed extracomunitari clandestini, prostituzione e spaccio di droga in mano alla mafia nigeriana, abusivismo commerciale incontrollato e immondizia mai raccolta (con un’Amministrazione comunale che fa andare deserta per tre volte consecutive la gara per la raccolta poiché incapace di redigere un bando cui le ditte possano realisticamente partecipare), sono le ferite che gli abitanti del quartiere portano addosso – prosegue l’europarlamentare – senza che nessuno si sia mai degnato di dare loro la benché minima rassicurazione del ripristino di ordinarie condizioni di vivere civile. La sbandierata cultura della legalità, in Corso Sicilia, è solo uno sbiadito ricordo. È mancata la programmazione, sono mancate le idee di riqualificazione urbana, è stato, del tutto, inesistente il dialogo con la cittadinanza.”.
“È a me del tutto estranea – conclude Pogliese – l’idea di un Sindaco, chiuso nel palazzo dorato, che non sente, non vede e non ascolta i cittadini e le loro problematiche. Il mio impegno di sindaco sarà quello di recuperare il rapporto con gli abitanti del quartiere e con tutte le migliaia di professionisti, imprenditori e commercianti che, ogni giorno, vivono il cuore economico della città. Credo che nessun programma elettorale possa prescindere dalla soluzione del problema Corso Sicilia”.