I Carabinieri del Comando per la Tutela dell’Ambiente – Nucleo Operativo Ecologico di Catania –, con i militari della Stazione di Mascali, hanno sequestrato, in località Nardello di Puntalazzo di Mascali, un’area di circa 500 mq. che una società stava utilizzando abusivamente come cava di estrazione di materiale basaltico lavico. Già nel mese di settembre era stata sequestrata un’altra cava irregolare. L’intervento dei Carabinieri è avvenuto mentre erano in azione sul posto, nella piena attività di sbancamento e di estrazione del materiale, due escavatori.
L’operaio addetto alla conduzione degli escavatori è stato bloccato e i conseguenti controlli, eseguiti alla presenza del titolare, hanno evidenziato che il materiale abusivamente estratto veniva convogliato in un vicino impianto di frantumazione trovato in funzione ed immediatamente bloccato. L’impianto è risultato peraltro non in regola in quanto sprovvisto delle necessarie autorizzazione per le emissioni in atmosfera. Le prime verifiche avviate nella sede dell’Ufficio Tecnico del Comune di Mascali hanno fatto emergere che le particelle di terreno interessate dalle operazioni abusive di cava si trovanno in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico.
L’area è stata sequestrata insieme ai due escavatori e all’impianto di frantumazione della ditta sono stati posti sotto sequestro. La Procura di Catania, ha chiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale la convalida del sequestro operato dai Carabinieri. Sul posto sono intervenuti anche i funzionari del Distretto Minerario di Catania per le verifiche. Il titolare della Società A.L. di 83 anni, originario di Giarre, è stato denunciato alla Procura della Repubblica perché ritenuto responsabile di numerosi reati ambientali e del settore minerario.