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il caso
Maniace, non ci sono più candidati per subentrare e il Consiglio comunale decade
Nei prossimi giorni la nomina del commissario
Cambia la scena politica a Maniace, con il Consiglio Comunale che decade, e che sarà sostituito da un Commissario nominato nei prossimi giorni dalla Regione. Una situazione che specie nei piccoli Comuni dove si vota con il sistema maggioritario potrà diventare una prassi, vista l’impossibilità di sostituire i Consiglieri una volta esaurita la lista. In pratica, nei piccoli Comuni come Maniace vengono assegnati 12 seggi, di cui 8 vanno alla maggioranza, 3 alla lista giunta seconda e 1 al candidato sindaco giunto secondo con almeno il 20% di preferenze.
La composizione del Consiglio
Così il sindaco vincente si ritrova con 8 consiglieri, che spesso non completano il mandato perché nominati assessori, o dimessi. Tenuto conto che solo 4 possono venire surrogati dai non eletti, dal momento in cui ci sono altre défaillance il Consiglio rimane sotto numero. Questo è quanto accaduto a Maniace, con diverse dimissioni che hanno portato al numero minimo previsto dalle normative e alla decadenza. Infatti prima le dimissioni di Giuseppe Tilenni, Rachele Lupica, Miriam Valenti e Silvio Lupica, surrogati da Samuel Bontempo, Emanuele Calanni, Valentina Reale e Antonella Valenti. Poi le dimissioni di Samuel Bontempo, poi dopo la nascita di un nuovo gruppo contrapposto al sindaco Parasiliti, si è dimesso Emanuele Calanni, Antonella Valenti, e poco dopo Nunzio Lupica e Valentina Reale che ricoprivano il doppio ruolo di Consiglieri e Assessore.
Le ultime dimissioni
Infine, lo scorso 5 marzo, sono giunte al Comune le dimissioni del presidente del Consiglio Corrado Bontempo, che porteranno alla decadenza del Consiglio Comunale a neanche due anni dall’insediamento a seguito delle elezioni avvenute dopo un periodo di commissariamento per lo scioglimento avvenuto nel 2020.
«Purtroppo non ci sono più le condizioni di restare in Consiglio – dichiara Bontempo – escluso Emilio Conti che è sempre stato attento alle problematiche del paese, ultimamente ho trovato solo sciacallaggio politico e scarsa collaborazione dai consiglieri, non consentendomi di lavorare per la mia Comunità. Da questo sono scaturite le mie dimissioni irrevocabili».
Questo ultimo episodio, mette al sicuro il sindaco Franco Parasiliti da eventuali mozioni di sfiducia. Inoltre, le funzioni del Consiglio che dovrebbe rappresentare le istanze dei cittadini, ora saranno espletate da un Commissario nominato appositamente, che toglie la possibilità di replica o discussione. Un problema che dopo Maniace potrebbe ripetersi altrove, se non ci saranno adeguati interventi normativi.