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Mafia e politica, chi sono Castiglione e Marchese: dall’autonomismo alla chiesa, passando per i Caf

Gli amministratori e gli esponenti dei partiti arrestati nell'operazione del Ros di Catania

Di Francesca Aglieri Rinella |

Ecco chi sono gli amministratori e i politici arrestati dai Ros di Catania con l’inchiesta denomunata “Mercurio”.

Giuseppe Castiglione, è figlio d’arte: suo papà, Santo, recentemente scomparso, storico esponente del vecchio Msi, poi Alleanza Nazionale, era il presidente dell’autorità portuale di Catania. Giuseppe, 46 anni ad agosto, è dipendente in aspettativa della Sac Service, la società di servizi dell’aeroporto Fontanarossa. E’ stato consigliere provinciale eletto nel 2008 con la formazione politica An-Pdl, poi per due consiliature approda a Palazzo degli Elefanti: nel 2013 e nel 2018 quando viene eletto presidente del Consiglio con la lista Grande Catania-MpA. Infine, il “salto di qualità” come deputato regionale: nel 2022 viene, infatti, eletto all’Ars con 5.397 voti, ricoprendo anche l’incarico del gruppo parlamentare “Popolari e autonomisti” e di componente della commissione Antimafia.

Matteo Marchese, 47 anni a maggio, è di Misterbianco, paese in cui vive. Responsabile di un patronato, con qualche trascorso nel settore dell’edilizia, è stato assessore ai Lavori pubblici del Comune e vicesindaco (dal 23 novembre 2018) con Nino Di Guardo, vicepresidente del Consiglio comunale e adesso è consigliere comunale di “Sicilia Futura” (eletto nel 2024 con 481 preferenze). Da sempre vicino al mondo cattolico, in paese è molto conosciuto.

Nunzio Vitale, è l’attuale sindaco di Ramacca, eletto con la lista civica “Costruiamo una bella storia-Vitale Sindaco”. Salvatore Fornaro eletto consigliere alle ultime amministrative è anche vicepresidente del Consiglio Comunale di Ramacca.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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