L’Etna si dà una calmata: in alta quota flussi lavici non più alimentati

Di Redazione / 28 Febbraio 2021

Catania – I flussi lavici nella parte alta della Valle del Bove non sono più alimentati e si presentano in raffreddamento. Lo comunica l’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Permane – aggiunge – una debole e sporadica emissione di cenere dal Cratere di Sud-Est e dalla Bocca Nuova. La cenere si disperde rapidamente in atmosfera. Nei restanti crateri permane un’attività esplosiva. Per quanto riguarda l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo la fase di incremento è ritornata su valori medio-bassi. La sorgente del tremore è ancora localizzata nell’area del Cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 2.500 metri sopra il livello del mare, pur mostrando nelle ultime ore un graduale spostamento verso gli altri crateri sommitali: Bocca nuova, Voragine Cratere di Nord-Est.

L’attività infrasonicam dopo il moderato incremento, è diminuita riportandosi sui livelli precedenti. Gli eventi infrasonici sono attualmente localizzati nell’area del cratere di Nord-Est. I dati di deformazione non mostrano variazioni significative. 

Foto di Boris Behncke

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