L'avvocato Piero Amara radiato dall'albo degli avvocati di Catania
Il provvedimento del consiglio di disciplina è diventato esecutivo.
Loggia Ungheria, su caso verbali Amara si muove anche Procura Generale di Milano
Piero Amara è stato radiato dall’albo degli avvocati di Catania. È stato l’ultimo atto del Consiglio dell’Ordine presieduto da Rosario Pizzino. Il provvedimento, con la data di ieri 31 gennaio 2023, è stato inviato a tutti i vertici della Corte d’Appello e del Tribunale etneo oltre agli organi forensi e a tutte le toghe catanesi.
«Visto il provvedimento del Consiglio Distretturale di Disciplina di Catania d Catania del 14 ottobre 2022, divenuto esecutivo il 7 gennaio 2023, si comunica che ad Amara è stata comminata la sanzione disciplinare della radiazione». Un provvedimento di poche righe che certifica la caduta del “sultano” del “Sistema Siracusa”. Amara, 54 anni il prossimo aprile, è riuscito a creare una “rete affaristica” costituita da giudici, lobbisti, faccendieri e giornalisti in grado di pilotare sentenze e indagini.
L’avvocato - anzi ex - di Augusta dopo essere stato arrestato per le inchieste delle procure di Messina e della capitale - assieme al suo delfino Giuseppe Calafiore - decise di “pentirsi”. I processi si sono chiusi con i “patteggiamenti” visto il “contributo” fornito e le “ammissioni” alle contestazioni. Ancora aperto è invece il processo per il dossieraggio Eni a Milano.
Ma Amara, in veste di collaboratore, ha causato piccoli terremoti nella magistratura. Partendo dalla presunta esistenza della Loggia Ungheria di cui farebbero parte toghe ed ex membri del Csm. L'avvocato si è anche autoaccusato di aver chiesto favori a Luca Palamara, il magistrato (anche lui radiato) dello scandalo nel sistema giustizia.