La Sicilia sempre più green e digitale, Urso: «L’era dell’energia a basso costo è finita»

Di Leandro Perrotta / 21 Settembre 2024

Una Sicilia potenza industriale. Complementarietà ma non solo: protagonista anche nell’agricoltura e nel turismo. Ne è sicuro Adolfo Urso ministro delle Imprese e Made in Italy oggi ospite a Siciliafiera a Misterbianco che ha parlato di una regione proiettata verso transizione digitale e green. Cita, ma affiancato dall’onorevole Salvo Pogliese, dal sindaco Enrico Trantino e da Fabio Fatuzzo commissario depurazione di una Regione fatta da tre poli industriali: la Termini Imerese, la Catania ed Etna Valley e naturalmente “quello della chimica green con Priolo Augusta e Gela”. Proprio questa è l’area che ha al momento più rischi per il proprio futuro per le note vicende legate al depuratore. E Urso lancia un messaggio chiaro: “Il 7 ottobre (data dell’udienza ndr) mi auguro che i magistrati consentano alle aziende di lavorare mentre si creano le necessarie infrastrutture ambientali, ma andando oltre la decisione del Gip che ha bloccato il nostro decreto”.

Urso, mentre a pochi chilometri a Siracusa si lavora per il G7 agricoltura, non dimentica anche la vocazione agroalimentare dell’isola, ma che con le sue eccellenze può diventare “come il Veneto”, citando anche la vocazione turistica. Ma la fetta più grande del discorso è dedicata a digitale ed energia. Con Catania al centro: “5 miliardi di investimenti per Stm, la fabbrica di 3Sun di pannelli solari, che ci portano come paese primo in Europa per questi investimenti”. L’era dell’energia “a basso costo” e dall’Est è finita, lo sviluppo “deve essere Mediterraneo”. E qui si introduce il sogno “entro il 2030” di uno sviluppo anche nel settore energetico, con la Sicilia che secondo il ministro si candida non solo per “ospitare le centrali di controllo dello scambio energetico con l’Africa”, ma anche in futuro per ospitare altre eccellenze nel settore dell’energia. “L’isola è candidata insieme a un’altra regione del Sud, ad ospitare il polo di produzione dell’eolico, da rivendere poi a livello mondiale. Ma noi puntiamo anche sul nucleare, quello di terza e quarta generazione modulare arriverà entro il 2030. Stiamo lavorando col ministro Pichetto Fratin a livello legislativo. Ma questa tecnologia potrà alimentare singoli impianti produttivi, e soprattutto potremmo produrla noi e venderla al mondo”.

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Carmela Marino
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