Catania
La piazzetta di Ognina ancora sfregiata dallo spray degli pseudotifosi
Catania – Dovrebbe essere un punto di riferimento per quella cosiddetta “mobilità dolce”, ovvero a misura di pedoni, ciclisti e utenti deboli della strada, che non più di quattro giorni addietro ha visto Catania al centro dell’attenzione nazionale. Invece oggi torna a essere l’emblema di una città che di “dolce” non ha proprio nulla, tanto meno nella mobilità, così come ha un effetto invece amarissimo la vernice rossa che come un pugno allo stomaco è comparsa su una panchina e sul muretto in pietra lavica che delimita dalla sottostante scogliera la piazzetta di Ognina che nello scorso giugno venne consegnata ai catanesi. Un piccolo spazio urbano che sintetizza quello che dovrebbe essere il legame tra la città e il suo mare, un luogo unico per la sua posizione che domina il golfo di Ognina con una vista che spazia dall’Etna ai Faraglioni di Aci Trezza, a pochi metri dalla vicina pista ciclabile del Lungomare, e dove invece oggi spicca l’ultimo sfregio, ancora più volgare e inutile al cospetto di tanta bellezza naturale.
La “firma”, c’è pure quella, riconduce a un gruppo di ultras, “Catania Rules”, la cui responsabilità resta evidentemente da provare, ma che potrebbe avere tra le proprie fila qualcuno che non può essere certo definito un tifoso, né tanto meno uno sportivo, quanto piuttosto l’ennesimo vandalo che si è accanito sulla piazzetta di Ognina, già spesso e volentieri cosparsa di cartacce e cocci di bottiglia. Anche una panchina è stata imbrattata, con la stessa vernice rossa. Uno scenario di degrado che strideva in modo ancora più evidente, ieri mattina, davanti all’Etna con i primi spruzzi di neve e alle acque azzurre del golfo di Ognina, solcate dalle piccole barche condotte dai ragazzi impegnati nella loro lezione di vela. Ora sarà necessario un intervento di recupero, per cancellare dalla pietra questo ennesimo sfregio e restituire ai catanesi la “loro” piazzetta di Ognina, che certo bisognerà capire come tutelare e difendere, magari con un impianto di videosorveglianza, e come valorizzare anche nell’ottica della cosiddetta mobilità dolce che non può restare un termine del tutto astratto.
Nel corso dei suoi primi cinque mesi, da quando lo scorso giugno è stata consegnata alla città dopo i lavori costati 138mila euro, la piazzetta di Ognina è stata in più occasioni sfregiata e vandalizzata. All’inizio cominciarono a diventare “normali” le bottiglie di birra e le lattine lasciate sulle panchine, i cocci di vetro, le cicche, i resti untuosi di panini e i cartoni di pizza disseminati sulle basole in pietra lavica. Nel mese di luglio, poi, le panchine di pietra lavica vennero nottetempo ribaltate e messe “sottosopra” dai vandali, senza che nessuno vide o denunciò alcunché, pur essendo ormai piena estate. Successivamente, la piazzetta venne anche adibita a posteggio con vista mare per motociclette e scooter, con inevitabili danni e macchie d’olio sulla nuova pavimentazione. Ora la vernice rossa su muretto e panchina, mentre molti catanesi si chiedono adesso quando arriverà il momento in cui si possa dire basta a tutto questo.
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