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il lutto

La partita di pallanuoto, lo schianto e le lacrime di chi lo ha conosciuto: a San Marco i funerali di Bruno Arena

Catania piange la morte del 40enne coinvolto in un incidente lungo la A18

Di Laura Distefano |

Vuoto. Vuoto profondo. Bruno Arena, il 40enne morto domenica pomeriggio in un tragico incidente avvenuto sulla Catania-Messina nel tratto tra Giarre e Acirele, era amato da tutti. Chiunque lo avesse conosciuto per motivi sportivi o perché ha avuto la fortuna di assaggiare un cocktail “sartoriale” seduto al Bohème di via Montesanto era conquistato dalla sua onda di entusiasmo e dalla sua esplosiva vitalità.

I co-proprietari del cocktail bar hanno scritto un commento sulle pagine social che simboleggia un rapporto che supera i confini del “professionale”.

«Il cielo sopra di noi non smette di piangere. Troppo improvvisa, ingiusta e dolorosa è la tua scomparsa. Che gli sforzi, la luce e l’energia che ci hai donato, possano guidare tutti coloro i quali hanno avuto l’onore e il privilegio di incrociare il tuo sguardo, stringerti la mano o sognare insieme a te. Ci fermiamo per pensare, senza distrazioni. In alto i calici, per sempre. Bruno».

Marito devoto. Papà presente. Amico straordinario. I social sono diventati il moto ondoso del dolore. Ognuno lascia un messaggio, nella speranza o nell’illusione, che Bruno possa leggere. C’è un amico che promette di prendersi cura del figlio, che tra poco comincerà la prima elementare. Arena era papà di due bimbi: il secondo ne ha solo 2.

La tragedia è avvenuta domenica pomeriggio sull’autostrada A18, nel tratto tra Giarre e Acireale. In sella a una moto Triumph si è schiantato contro una Citroen, che era quasi ferma per dei rallentamenti. Angoscianti le testimonianze di chi ha tentato di rianimarlo in attesa dell’arrivo dell’elisoccorso.Bruno stava tornando da una partita di un torneo di pallanuoto che si era svolto a Messina. Ha anticipato la partenza rispetto ai compagni di squadra per poter essere al solito dietro al bancone del bar che era il suo “orgoglio”.

«Pallanotista da sempre, ha cominciato nelle giovanili della Nuoto Catania per indossare poi le calottine di Poseidon, Muri Antichi, Blu Team, Rari Nantes Catania, Puntese, Nautilus, Etna Waterpolo, Aci Castello e Synthesis» si legge in una nota firmata dal presidente regionale della Federazione Italiana Nuoto, Sergio Parisi che si fa portavoce del cordoglio di «tutto il mondo di Federnuoto Sicilia».La salma ieri è stata restituita ai familiari dopo il nulla osta della procura. I funerali si svolgeranno domani pomeriggio nella chiesa San Marco in zona Tivoli.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA