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La Notte dei Ricercatori e delle Ricercatrici fa sold out a Catania, Priolo: «La città risponde sempre»

Un programma ricco di spettacoli e concerti, visite live e virtuali, workshop, seminari e conferenze, dimostrazioni e open lab, esposizioni fisiche e mostre digitali, giochi e quiz

Di Redazione |

La Scienza ha un futuro. E’ il “colpo d’occhio” che emerge prepotente dagli stand di Piazza Università, dal chiostro del Palazzo Platamone, persino dalle sale “kids” della Città della Scienza. Centinaia di giovani ricercatori hanno messo in vetrina il meglio della loro attività, illuminando in maniera impareggiabile, con i loro sorrisi e la loro energia, la Notte dei Ricercatori e delle Ricercatrici 2024, la cosiddetta Sharper Night, acronimo che sta per “Condividiamo la passione dei ricercatori per l’educazione e i diritti”.

Un altro successo per l’appuntamento che ogni anno, all’inizio dell’autunno, porta in piazza al cospetto dei cittadini e dei numerosi turisti che si riversano nel centro storico cittadino, dei veri e propri laboratori in miniatura, quei prototipi che abitualmente popolano le strutture universitarie, e ancora esperimenti, reperti, giochi e curiosità scientifiche. a portata anche dei bambini. Quasi 180 eventi in programma per questa nuova edizione catanese della kermesse della Scienza, uno dei principali eventi internazionali dedicati al dialogo tra ricerca e società, promosso dalla Commissione Europea nell’ambito delle azioni Marie Curie, che si è svolto contemporaneamente in 15 città italiane adottando l’efficacissimo slogan “Passione Ricerca”.

«Ogni volta è una grandissima festa – ha sottolineato il rettore Francesco Priolo -, e la città risponde sempre. Tutti si presentano qui fino a tarda sera con entusiasmo per conoscere quella ricerca che porta innovazione e futuro, grazie all’impegno congiunto dell’ateneo e di tutti gli enti di ricerca catanesi». «L’innovazione e la scienza sono belle se riusciamo a mostrarle alla società – ha aggiunto Alessia Tricomi, direttore dell’Infn di Catania e del Csfnsm e delegata alla Terza Missione -, se rimangono chiuse nei laboratori hanno meno valore».

Spettacoli e concerti, visite live e virtuali, workshop, seminari e conferenze, dimostrazioni e open lab, esposizioni fisiche e mostre digitali, giochi e quiz, secondo un programma composito, multidisciplinare e multicanale. Per capire meglio il presente e immaginare più chiaramente il futuro, gli stand hanno proposto argomenti come l’accessibilità del patrimonio culturale, la nuova frontiera del diritto ambientale, vari temi di sostenibilità e cittadinanza, ma anche un vassoio di ‘pirottini’ contenenti modellini colorati di differenti amminoacidi per spiegare cosa si sta facendo per comprendere il ruolo di proteine ed enzimi per sconfiggere alcune temibili patologie oncologiche.

E ancora, c’è stata la possibilità di guardare al microscopio elettronico tutte le particelle di microplastiche contenute ad esempio nelle larve di un pesce o nel dentifricio di uso comune, o di apprendere come le microalghe, invece, possono essere impiegate per assorbire l’anidride carbonica prodotta in alcuni processi produttivi. La chimica ha un po’ fatto la parte del leone, con tanti stand dedicati alla lotta contro gli inquinamenti ambientali, al miglioramento di materiali e alimenti, alle indagini anticrimine, con lo stand della Polizia scientifica, ma grande successo hanno avuto le dimostrazioni sull’impiego della nanomedicina ed altre tecnologie ispirate a fisica e biologia nel contrasto ai tumori o l’archeologia sperimentale, con la ricostruzione in piccolo di un villaggio del tempo della rivoluzione neolitica, quando l’uomo da raccoglitore divenne coltivatore.

Microrganismi patogeni o utili all’agricoltura sostenibile, droni impiegati per rendere le città sempre più smart, intelligenza artificiale per monitorare le discariche abusive, un robot che ripulisce le spiagge differenziando i rifiuti, vari esperimenti di machine learning, realtà virtuale, e prototipi di materiali innovativi per un’architettura sicura e sostenibile: è veramente ricco il ‘portafoglio’ delle ricerche made in Catania, sottolineato poi dal confronto che si è tenuto in chiusura di serata a Palazzo Platamone, sul tema “Al, Robotica, Quantum Technologies: le sfide che ci portano nel futuro”, moderato dalla prof.ssa Tricomi e dal giornalista Leandro Perrotta, con gli interventi di diversi esperti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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