«Inauguriamo questa Chiesa, dopo il restauro con l’aspersione delle pareti e di voi fedeli che siete le membra vive. Viviamo con gioia questo momento di rinascita guardando al futuro.. Il Vangelo di questa domenica che racconta la resurrezione di Lazzaro, oggi a Fleri significa celebrare la resurrezione di una comunità che si apre alla speranza… Sia lo stimolo per risorgere come l’araba fenice e ricostruire dalle sue ceneri e tornare ad abitare questo territorio.. La gente non abbandoni le sue radici….».
Con queste parole l’arcivescovo metropolita Monsignor Luigi Renna, si è rivolto alla comunità di Fleri che dispersa nei vari centri limitrofi si è riunita finalmente per condividere la grande gioia e l’emozione della riapertura al culto della sua Chiesa intitolata alla Madonna del Rosario e del suo complesso parrocchiale, chiusi perchè resi inagibili dal sisma del 2018.
Una celebrazione liturgica animata dall’organo suonato dal maestro Ivan Raiti e officiata da monsignor Renna e concelebrata con i vescovi emeriti: monsignor Salvatore Gristina e monsignor Salvatore Pappalardo e da alcuni parroci dei paesi limitrofi: don Gaetano Sciuto , don Giuseppe Meli, don Rosario Currò e dal diacono permanente don Nello Coco.
Erano presenti il sindaco Salvatore Russo, il vicesindaco Salvo Coco, gli assessori Cettina Coco ed Ezio Pappalardo e i consiglieri comunali Francesco Leonardi, Giuseppe Di Salvo , Maria Trovato e Francesca Tornatore, il commissario straordinario alla ricostruzione Salvatore Scalia, il prof Salvatore Musumeci dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Federico De Roberto, i comandanti della stazione dei carabinieri Pasquale Ventura e della polizia locale Antonino Puglisi.
In apertura il parroco di Fleri monsignor Alfio Russo ha prima parlato di quanto ha dovuto affrontare la comunità di Fleri dopo il terremoto, i disagi ritrovandosi fuori con le case rese inagibili dal sisma : prima negli alberghi e poi si è spostata nei Centri vicini. Era dunque importante, riunire la gente attorno alla Chiesa centro di aggregazione e di incontro oltre che di culto.
Poi ha ripercorso le tappe del lungo percorso durato 4 anni che hanno portato alla riapertura del tempio, ringraziando quanti lo hanno reso possibile col loro prezioso contributo. «Innanzituttto ringrazio Dio – ha sottolineato Monsignor Russo che ci ha dato la forza di andare avanti , ringrazio la diocesi che ha espletato tutti i passaggi per giungere a questo risultato , e attraverso monsignor Salvatore Gristina vescovo pro tempore ha messo a disposizione in via del tutto gratuita i locali di Casa Dusmet, perchè la comunità di Fleri potesse continuare il suo percorso di fede, partecipare alle celebrazioni liturgiche e al culto religioso. Ringrazio il progettista l’arc. Giuseppe Amadore e il suo staff costituito dagli ingegneri Giovanni Calabrese, Carmelo Russo e Alessandro Zanghi e l’arch. Antonio Carcione, l’impresa di Antonino Saitta direttore tecnico del cantiere dei lavori iniziati il 6 aprile 2021, l’avv Grassi, Giovanni Santoro, l’ing Giuffrida . Ringrazio l’assicurazione che ha finanziato i lavori per l’ammontare di 800 mila euro e che ci ha permesso di non pesare sulla ricostruzione».
E poi ha aggiunto monsignor Russo: «Ora è necessario, dopo il restauro della Chiesa, restaurare la comunità. Fleri ha bisogno di ricostruire al piu presto e riconquistare il suo essere comunità e ripartire. La delocalizzazione ha contribuito alla fuga e alla frammentazione della comunità, ora occorre ritrovare l’unità, la fiducia e la speranza di un futuro volto al bene della comunità e alla sua coesione».
L’arch. Giuseppe Amadore ha descritto gli interventi effettuati per riconsegnare la Chiesa in sicurezza alla comunità. «Dopo la messa in sicurezza – così ha detto – della Vecchia Chiesa, finanziata dal Dipartimento di protezione civile Sicilia diretto dall’ing Salvo Cocina e grazie all’aiuto degli ingegneri Antonio Casella e Melina Platania e resa necessaria non solo per la tutela della pubblica incolumità , ma anche per rimuovere il pericolo indotto sulla Nuova Chiesa su cui effettuare gli interventi, abbiamo iniziato i lavori. La Chiesa non presentava danni strutturali, ma solo sulle componenti secondarie e abbiamo proceduto a interventi di ricostruzione di pareti interne ed esterne con l’introduzione di presidi antiribaltamento. Invece i locali parrocchiali presentavano lesioni strutturali localizzate su alcuni pilastri e travi. Per questo abbiamo effettuato interventi di miglioramento sismico sui nodi trave-pilastro con rinforzi in fibra di carbonio e resina. Abbiamo rifatto i tramezzi interni e parte delle pareti esterne con l’introduzione di sistemi antiribaltamento».
Monsignor Luigi Renna nel salutare il sindaco e le autorità presenti ha auspicato che «La comunità di Fleri possa presto risorgere e rinascere dalle sue ceneri come l’araba fenice e che presto torni ad abitare nelle scase e possa crescere sempre piu come comunità attorno alla Chiesa e attorno al Municipio che è la casa di tutti ed essere tutt’uno nel perseguire il bene collettivo».
Anche Il sindaco Salvo Russo ha auspicato che «presto la comunità di Fleri torni a rivivere anche con gli l’interventi dell’amministrazione comunale che sono piccoli segnali di ripartenza in attesa di ulteriori interventi di riqualificazione urbana previsti nel pnrr»A conclusione il simulacro della Madonna del Rosario viene condotto sulla balconata della Chiesa a benedire la comunità commossa, mentre il Corpo bandistico diretto dal maestro Carmelo Caruso esegue la “Cantata” antico inno a Maria.
Qualcuno canta timidamente , ma le parole non si sentono, perchè andavano provate assieme alla banda … Tutto è rinviato ad una prossima occasione . Anche i bersaglieri dell’Anb sez. di Zafferana hanno reso omaggio alla Madonna del Rosario e stretti attorno la presidente provinciale Nunzio Arcidiacono e a quello della sezione zafferanese Cirino Tomarchio hanno donato al parroco di Fleri una bellissima e pregiata stola e hanno fatto ala con i loro cappelli piumati al passaggio dell’arcivescovo metropolita in segno di benvenuto.