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Incendio Plaia, Musumeci bacchetta Comuni e privati: «Nessuna prevenzione»

Di Redazione |

CATANIA – «Un altro duro colpo alla città, stavolta incendi devastanti hanno colpito la Plaia, da sempre fulcro della stagione estiva catanese, danneggiando pesantemente gli imprenditori dei lidi, ma anche l’ambiente circostante». Lo ha detto il sindaco Salvo Pogliese commentando i danni causati dagli incendi che hanno devastato parte del litorale. «Un sincero ringraziamento va ai vigili del fuoco – sottolinea Pogliese – che hanno rischiato in prima persona per arginare il propagarsi delle fiamme, ai tanti volontari che hanno aiutato i bagnanti a mettersi in salvo e agli operatori della protezione civile e delle forze dell’ordine che hanno assistito la popolazione nei momenti drammatici dei roghi. Ho seguito personalmente dalla sala operativa della prefettura allestita nel primo pomeriggio, insieme all’assessore Alessandro Porto, l’evolversi degli incendi e l’azione dei soccorsi, che sono stati tempestivi ed efficaci». Il sindaco di Catania annuncia infine che incontrare gli operatori dei lidi quanto prima per un confronto operativo: «già domani mattina sarò alla Plaia per una prima verifica dei danni, assieme al presidente del Sib Ignazio Ragusa». 

Anche il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci è intervenuto sulla grave situazione che si è verificata a Catania. «Siamo da alcune ore in Sicilia in una condizione di emergenza incendi. A determinarla non è solo l’eccezionale ondata di caldo ma con molta probabilità anche una criminale attività dolosa che nulla avrebbe a che vedere con la nota logica dei pascoli. Almeno questo ci riferiscono i nostri operatori mobilitati sul fronte del fuoco». «In atto sono ben ventidue gli incendi attivi sull’Isola, di cui due gravissimi, che impegnano tutti i mezzi regionali della Protezione civile e del Corpo Forestale quelli dei Vigili del fuoco e la metà dei Canadair in dotazione allo Stato. A tutti va il mio plauso per la dedizione che stanno dimostrando». «Sono in contatto con ministero dell’Interno e sottosegretario Candiani per le intese sul da farsi. Sullo sfondo di questa grave emergenza si evidenzia,lasciatemelo dire, la disarmante, carente attività preventiva di molti Comuni e privati nel predisporre per tempo come legge impone i viali tagliafuoco in aree agricole o incolte. L’amara verità è che serve una nuova coscienza civica capace di coinvolgere tutti e far sentire ognuno responsabile dell’ambiente».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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