Acireale (Catania) – Incendio la notte scorsa, intorno all’una, nell’ospedale Santa Marta e Santa Venera di Acireale, nel Catanese. Le fiamme si sono sviluppate da un vano scala, in cui si trovavano materiali di vario genere tra cui lastre di radiologia, per motivi ancora al vaglio dei Carabinieri coadiuvati dai vigili del fuoco intervenuti per spegnere l’incendio. Sei pazienti di un reparto Covid, a causa del fumo che si è sprigionato fino ai reparti di cardiologia e ostetricia, sono stati trasferiti in un’altra zona dell’ospedale.
E su quanto accaduto la notte scorsa interviene il presidente del Comitato Libero Ospedale di Acireale Gianluca Cannavò: «L’incendio sviluppatosi la notte scorsa ha fatto emergere in maniera chiara ed inequivocabile, qualora fosse necessario, ciò che da tempo denunciavo: una struttura della capienza di 160 posti bloccata per appena sei, dico sei e sottolineo sei, pazienti. Al di là dell’episodio che, per fortuna, non ha assunto connotati drammatici, non si può fare a meno di stigmatizzare il comportamento tenuto da chi ha inteso bloccare un ospedale capace di accogliere ben 160 pazienti per ridurlo al rango di una cabina telefonica sanitaria. L’incendio della notte scorsa ha messo a nudo definitivamente la nefandezza di determinate scelte assunte con l’avallo di membri del governo regionale che allo stesso hanno procurato e continuano a procurare soltanto disdoro. Adesso, senza indugiare ulteriormente, provvedete a rimettere tutto come prima, perché non esiste solo il Covid, purtroppo. La gente ha bisogno di servizi e assistenza, non può restare vittima dei giochi di qualche imbecille che si diverte a fare e disfare a spese della salute pubblica».