CATANIA – I vigili del fuoco sono impegnati a spegnere un incendio, e vengono prima minacciati e insultati e poi derubati di importanti attrezzature di soccorso. E’ accaduto due sere fa nel popoloso rione Librino di Catania dove i pompieri erano intervenuti per spegnare un rogo che era divampato al sesto piano di un condominio a otto elevazioni. Le persone al settimo e all’ottavo piano, bloccate da fiamme e fumo, sono state messe in salvo dai vigili del fuoco con un’autoscala. Una decina di persone è stata medicata dal personale medico delle ambulanze del 118, altre sono state trasportate in ospedale. Durante le fasi concitate dei soccorsi qualcuno ha rubato attrezzature che si trovavano a bordo del mezzo dei vigili del fuoco. I pompieri rivelano che sono importanti “arnesi del mestiere”.
«Non intendo minimizzare l’episodio, ma comprenderlo nella sua complessità»: è Giuseppe Verme, comandante provinciale dei vigili del fuoco a prendere posizione alla fine del vertice in Prefettura, presente anche il questore Alberto Francini, nel corso del quale si è affrontata la situazione in parte degenerata mercoledì pomeriggio a Librino.
Una dura nota congiunta era stata trasmessa ieri dai sindacati di categoria, a firmarla Fp Cgil, Fns Cisl, Uilpa, Conapo, Confsal e Usb, nella quale veniva denunciata «la recrudescenza degli atti di violenza, intimidazioni verbali e pesanti offese nei confronti degli operatori del soccorso, specie in alcuni quartieri». Un comportamento «inaccettabile – prosegue la nota -. In viale Moncada si sono dovuti arginare gli animi di alcuni facinorosi, arrivati alle minacce fisiche e che hanno fatto sparire dai mezzi di soccorso importanti attrezzature tra le quali spallacci e nodoprotettori, mettendo ancora più in difficoltà gli operatori. Neanche le 6 pattuglie della polizia presenti sul posto son riuscite a evitare tutto ciò. Ci chiediamo se stabili di una certa entità possiedano la certificazione prevenzione incendi, abbiamo lavorato in estrema difficoltà. Come se la carenza di uomini e mezzi del Comando non fosse già abbastanza. Occorre che quanto promesso dal sottosegretario Stefano Candiani avvenga in tempi brevissimi».
«Il prefetto – conferma Verme – ha garantito che convocherà a giorni i vertici del Comando e le organizzazioni sindacali, come richiesto, per affrontare questa e altre tematiche territoriali. Il vertice del Corpo, il capo Dipartimento e il sottosegretario Candiani conoscono bene la situazione del Comando etneo, sono sicuro e fiducioso che faranno di tutto per risolvere tutto al più presto possibile. Tornando all’incendio in appartamento, casistica che ormai si verifica sempre più spesso, ritengo che il singolo episodio vada stigmatizzato. Il pompiere non è mai solo, deve saper affrontare situazioni al limite come questa. Panico e paura generano reazioni imprevedibili».
Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Roba da matti – ha detto il vicepremieri – . Proporremo un’aggravante per chi deruba soccorritori e professionisti che salvano vite».