CATANIA – Come si fa ad abbassare il costo del biglietto aereo acquistato all’ultimo momento? «Fare in modo che ci sia una concorrenza – dice l’assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo -. Ai tempi in cui c’era ancora la catanese Wind Jet il costo dei biglietti Alitalia non era così assurdo». Già, tipo 440 euro per un Catania-Roma o un Catania-Milano, oppure viceversa. Ne abbiamo parlato anche con il presidente dell’Enac, Vito Riggio, che essendo tra l’altro siciliano conosce bene la situazione. «Purtroppo è una legge di mercato – dice – e non c’è molto da fare. Ho chiesto al presidente di Alitalia-Etihad, Montezemolo, di studiare la possibilità che le tratte interne non abbiano costi superiori a quelle internazionali, tipo Roma-New York. Aspetto risposta, ma l’unica salvezza è quella di prenotare per tempo».
Il fatto è che ai tempi del ministro socialista Signorile venne considerata «isola» soltanto la Sardegna, e non la Sicilia che era collegata con i treni al Continente, per cui le tariffe ridotte sono per i sardi (un milione e mezzo di abitanti) e non per i cinque milioni e rotti di siciliani.
Probabilmente l’abbassamento delle tariffe può arrivare da Ryanair che ha annunciato, tramite il suo numero due, Kenny Jacobs, che «la Sicilia sarà la nuova Costa Azzurra. Abbiamo trasportato sette milioni e mezzo di passeggeri in un anno: saranno 21 milioni entro il 2020». E come ci riuscirà? Aumentando la sua presenza sulle rotte più appetitose come il Catania-Roma (998.000 passeggeri nel 2015), il Palermo-Roma (740.000) e coprendo nuove rotte all’estero. Tra l’altro la spagnola Vueling, il cui personale è entrato in sciopero, ha già annunciato l’abbandono di queste rotte siciliane che sono state subito coperte da Ryanair con tariffe bassissime per catturare nuova clientela.
Altra compagnia low cost Volotea sembra puntare su la Sicilia e su Catania, tanto che ha annunciato l’avvio di un nuovo collegamento, dal 2017, tra la città etnea e Napoli. La nuova rotta estiva, si affianca agli altri voli già operati da Volotea a Catania, raggiungendo quota 8 tratte (7 domestiche e 1 internazionale) per un totale di più di 6.200 voli l’anno. “Siamo estremamente soddisfatti della risposta positiva ottenuta a Catania – afferma Valeria Rebasti, Commercial Country Manager Volotea in Italia -. La nuova rotta per Napoli ci consentirà di consolidare la nostra presenza a livello locale, offrendo un ventaglio ancora più ricco di collegamenti domestici in partenza da Fontanarossa. Ma naturalmente le novità non sono finite qui! Per il 2017 abbiamo riconfermato l’intero network di destinazioni raggiungibili da Catania: siamo in vendita con più di 812.000 biglietti da e per lo scalo, con un incremento del 12% rispetto al 2016”.
Per quanto riguarda Ryanair, ancora il programma della stagione estiva non è stato annunciato, ma è probabile che con i 51 aerei della compagnia irlandese si aprano nuove rotte, soprattutto da e verso le città del Nord Europa. Il succo è questo: tutta la fascia nordafricana con la Turchia e la Siria è impraticabile, Spagna e Grecia hanno stufato, quindi le nuove mete turistiche sono Sicilia e Calabria.
Dice l’assessore Barbagallo: «La Regione ha una interlocuzione con gli aeroporti e facciamo co-marketing. Ad esempio, quando c’è stato il Palermo-Seul abbiamo inciso sulla promozione del vettore aereo. Ora sosterremo una campagna pubblicitaria sui mercati soprattutto per spingere sui mesi non estivi. Ad esempio, oggi non abbiamo un volo comodo per Londra da Palermo. Credo che Ryanair abbia intenzione di sviluppare le rotte con il Nord Europa. Avremo la prossima settimana un incontro con i gestori dei sei campi da golf dell’Isola per collegamenti invernali con la Scandinavia e la Gran Bretagna. Ne parleranno con il presidente della Gesap di Palermo, Giambrone. Ci sono sei milioni di golfisti che d’inverno non possono giocare sui loro campi e quindi hanno tutta la convenienza di venire in Sicilia, dove se vogliono possono fare anche i bagni di mare».
E Catania?
«Questi campi da golf sono per buona parte proprio a Catania e comunque dobbiamo aspettare che l’amministratore delegato designato, Nico Torrisi, sia nel pieno dei suoi poteri per cominciare a programmare».
E la nomina di Nico Torrisi, secondo nostre informazioni, sarà ufficializzata, e quindi diventerà operativa, mercoledì 19 ottobre. In questa fase di attesa si capisce quanta importanza abbia l’apertura della “Morandi” come terminal B per i voli internazionali. Servirà a smaltire il traffico in aumento costante. Gli impegni pressanti della nuova dirigenza sono tre: cercare un affidabile partner internazionale, concordare una scaletta di interventi con l’Enac, aprire la “Morandi” il prossimo anno.
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