Una storia incredibile. Una truffa di quelle pensate come possibile trama di un film. Invece, purtroppo, la vicenda è reale e vede come protagonista un imprenditore catanese. Domenico Zuccarello, 49 anni, sposato e padre di due figlie, ha trascorso questi ultimi due anni cercando di recuperare i suoi beni, un valore stimato intorno ai 2 milioni di euro. In questo arco di tempo è successo di tutto: è stato minacciato, processato e condannato a tre mesi di reclusione e al pagamento di un’ammenda di 150mila euro, privato del passaporto.
I suoi mezzi sono tuttora sequestrati dalla dogana senegalese. E lui deve ancora presentarsi davanti al tribunale per provare la sua innocenza dall’accusa di appropriazione indebita, della quale ad arte è stato accusato proprio dai truffatori. Il raggiro è stato organizzato da un nove senegalesi, tutti uomini d’affari e un insegnate universitario, tra cui alcuni immigrati che vivono con le loro famiglie a Catania.
Già, il “capo” dell’organizzazione di impostori è proprio un senegalese che vive in città e che diventa “amico” di imprenditori in difficoltà, propone loro un’accattivante prospettiva di lavoro e poi li trascina in un inferno da cui per paura si scappa. Non è stato così per Zuccarello che a sorpresa ha deciso di combattere per riappropriarsi dei suoi beni.