Il Tar di Catania tra i più virtuosi: obiettivi raggiunti e contenziosi arretrati in via di recupero VIDEO

Di Laura Distefano / 25 Febbraio 2023

Un altro dato significativo è quello sul rapporto tra nuovi ricorsi depositati (pari a 1977) e sentenze pubblicate (pari a 2.581), con ricorsi complessivi definiti pari a 3.873. “Un analogo dato è possibile riscontrare nella sede di Palermo, che da 2.320 ricorsi depositati è passato a 2.127. Ciò che più colpisce è che sono stati depositati a Catania 146 ricorsi per appalti contro i 194 dello scorso anno, praticamente il 25% in meno. È il dato peggiore degli ultimi anni”, ha affermato ancora il presidente del Tribunale amministrativo regionale di Catania. “Il dato è preoccupante, poiché, paradossalmente – sottolinea il presidente Savasta – il contenzioso, specie nelle aree più sensibili dell’economia, vale a dire quelle degli appalti pubblici, è indice del «movimento del mercato» determinato dalla mano pubblica che appalta opere e servizi pubblici. La chiave di lettura può essere duplice. Il detto calo potrebbe derivare, appunto, da un minor numero di appalti banditi nella nostra Regione. Potrebbe essere altresì determinato anche dai costi rilevanti del processo speciale sugli appalti, che sconta un rilevante contributo unificato, di guisa che, in un momento di grave crisi, ad accedere alla Giustizia amministrativa potrebbero essere avvantaggiate le realtà imprenditoriali medio-alte (che, quindi, possono «permettersi» di instaurare un contenzioso) a discapito di quelle più piccole, che, pertanto, finiscono con il «subire» la possibile illegittimità della procedura di aggiudicazione. Probabilmente – osserva il presidente Savasta – il dato è giustificato da ambedue le circostanze sopra prospettate, comunque espressive di una crisi economica che riguarda sia la Regione nel suo complesso che le imprese localizzate nel territorio». “Se così è, come ho premesso – sottolinea il presidente del Tar di Catania – occorre chiederci cosa sia possibile fare per alimentare un circolo virtuoso e quale ruolo debba ricoprire ciascun attore dell’Amministrazione pubblica e della Giustizia Amministrativa, chiamata quest’ultima a sindacare la legittimità». dell’operato della prima.

Savasta ha quindi fatto un plauso alla squadra che ha il privilegio di guidare perché ha raggiunto risultati eccellenti nonostante l’atavico problema delle carenza di risorse umane. Nel corso dell’anno sono stati persi due magistrati rimanendo con 14 unità rispetto a un organico prospettato di 23. “Anche quest’anno il Tribunale si è occupato di ricorsi attinenti ai diritti fondamentali, come quelli concernenti le attività lavorative relazionate all’obbligo vaccinale, e influenti sull’economia regionale, garantendo risposte, in tempi sempre più rapidi, su questioni tanto complesse quarto delicate”.

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Laura Distefano