Catania – Le indagini sulla tragedia del 2 febbraio portarono subito all’arresto di un indiziato minorenne, Antonino Speziale, avvalendosi delle immagini filmate dai circuiti di sicurezza dello stadio. Successive intercettazioni ambientali, condussero dopo un anno all’arresto anche di un secondo indiziato maggiorenne, Daniele Micale.
Il procedimento penale scaturito dall’uccisione di Raciti ha portato il 9 febbraio 2010 il Tribunale dei Minori di Catania a irrogare la pena di 14 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale ad Antonino Speziale. Il 22 marzo dello stesso anno la Corte di Assise di Catania ha condannato a 11 anni (dieci anni per omicidio preterintenzionale, più un anno per resistenza a pubblico ufficiale) Daniele Natale Micale. Il 21 ottobre sdel 2011 la Corte d’Assise d’Appello di Catania ha confermato la condanna a 11 anni per Daniele Micale per omicidio preterintenzionale e il 21 dicembre dello stesso anno la Corte d’Appello per i minorenni di Catania ha condannato Antonino Speziale a 8 anni di carcere per omicidio preterintenzionale.
Il 14 novembre 2012 la Corte di Cassazione ha confermato le sentenze di appello disposte nei confronti di Speziale e di Micale. Il 7 febbraio 2014 il procuratore generale Luigi Riello ha accolto il ricorso di Antonino Speziale per la revisione del processo ma lo stesso ricorso è stato poi rigettato dalla Corte di Cassazione, in quanto dichiarato inammissibile.