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Il nuovo questore di Catania: «Da lunedì sono già cittadino catanese»

Di Concetto Mannisi |

Catania – Chiede e garantisce una reciproca collaborazione con la stampa, considerando tale rapporto di notevole importanza, ma rifiuta le domande dei giornalisti perché nel suo intervento – così assicura – «sono stati toccati tutti i temi che potevano essere affrontati» all’indomani del suo insediamento. E’ quasi un blitz quello di Mario Della Cioppa, nuovo questore di Catania, nel corso dell’incontro in cui è stato affiancato dal vicario, Salvatore Fazzino, e dal nuovo capo di gabinetto, Francesco Fucarini, arrivato a sua volta qualche giorno fa dalla questura di Palermo. «Come tutti saprete – ha esordito – provengo da Foggia, città in cui ho vissuto per quasi due anni un’esperienza totalizzante per impegno ed esigenze. Adesso mi tocca Catania, dove sono certo che vivrò una esperienza significativa e importante. Sono davvero gratificato e onorato di questa mia destinazione. Comprendo perfettamente che tale dichiarazione possa essere intesa come una banalità, ma è la realtà dei fatti e ritengo che sia opportuno sottolinearla esclusivamente con queste parole».

«Catania – ha proseguito il nuovo questore – è una città metropolitana importante, con un territorio vasto. Dimostrerò coi fatti quanto mi inorgoglisca e quanto ritenga importante essere alla guida di questa questura nel periodo in cui mi toccherà stare qui: il cambiamento dei vertici in uffici importanti come le questure è fisiologico. Nel lasso di tempo in cui starò a Catania cercherò di mettere a disposizione il mio patrimonio personale per fare crescere – e non decrescere – questa struttura in cui, fra l’altro, trovo già una squadra di qualità e abituata ad ottenere risultati di rilievo da tempo. Ecco, in questi casi il vertice può indicare le priorità, ma gli uomini e le donne della Polizia di Stato in servizio in questa città sanno perfettamente quali sono i loro compiti e cosa devono fare».

Della Cioppa ha già incontrato il prefetto Claudio Sammartino e il procuratore Carmelo Zuccaro. «Con loro – ha rivelato – abbiamo intavolato subito una relazione forte e significativa, in cui avranno un ruolo importante anche i colleghi alla guida dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza, due partner di straordinaria rilevanza. Saranno componenti di una unica squadra (quella che in Puglia il questore definiva la “Squadra Stato”, ndc) e fra noi lavoreremo in stretta sinergia. Ciò tenendo presente che la questura è l’autorità tecnico operativa preposta per la pubblica sicurezza. In questi casi credo che sia fondamentale non giocare da soli, ma tutti insieme. E’ questa la strada che ritengo sia doveroso percorrere». Il questore, che nel suo intervento non ha preso un attimo di pausa, ha poi chiarito quali saranno i suoi propositi, i suoi primi movimenti: «Ci sarà una velocissima analisi del territorio per intercettare le priorità cui facevo riferimento in precedenza. Priorità che andranno a integrare quelle che già vengono tenute presenti con il controllo del territorio. Le risultanze di tali analisi saranno trasferite in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che poi tradurrà tali elementi in interventi da eseguire concretamente, magari in aree che hanno necessità di una aggressione virtuosa delle forze dell’ordine».

Su un altro punto Della Cioppa dimostra di avere le idee chiare, quello relativo «all’aggressione patrimoniale di chi, attraverso varie strade, ma sempre contrassegnate dall’illecito, ha saputo costruirsi posizioni economiche di grande rilevanza; per questo sarà garantito il massimo supporto ai servizi di polizia giudiziaria». «Potenzieremo la squadra mobile – ha chiarito – in modo tale che possa essere servente e funzionale alle esigenze della città, affinché possa elevare la percezione di sicurezza da parte della cittadinanza».

«Da lunedì mattina alle 8 – ha concluso Della Cioppa, riferendosi al suo insediamento – sono un catanese e sto già vivendo questa realtà come fosse la mia. Lasciando la mia precedente sede i giornalisti pugliesi – al di là dei risultati di cui non mi fregio, se ci sono stati, perché fanno parte della routine – hanno scritto che sarò ricordato perché ho voluto bene a Foggia più dei foggiani. Ecco, mi piacerebbe che accadesse lo stesso anche quando lascerò Catania. Per questo sono pronto a garantire la massima disponibilità alle istanze dei cittadini».

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