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Il Natale tavola dei catanesi: anguille e baccalà, scacciate e falsomagro

Di Maria Elena Quaiotti |

“Natale con i tuoi”, tradizione più che rispettata in città, che vedrà protagonisti nelle tavolate (di minimo 10 persone) sia carne che pesce per una spesa media a persona tra i 20 e i 30 euro. Particolare attenzione al “cenone” della Vigilia: tra i piatti irrinunciabili di pesce spiccano baccalà e anguille arrostite, oltre ai classici crostacei; per la carne si punterà a salsiccia, falsomagro e arrosti di vitello e maiale, senza dimenticare il grande classico della cucina siciliana, la scacciata, anche rivisitata in base alle nuove tendenze del gusto, con mix di farine integrali e grezze.

Per il giorno di Natale molti sceglieranno il pranzo al ristorante per una spesa media di 25 euro a persona. Tante le prenotazioni per acquistare carne e pesce freschi in Pescheria alla Vigilia, come conferma Maurizio Santapaola, titolare di una macelleria attiva da 40 anni: «La carne più comprata di tutte è la salsiccia al ceppo, ma anche il nostro “falsomagro” realizzato con pancetta, spezie, speck, cipolla e filetto di maiale. La carne di pollo ha perso tanto rispetto all’anno scorso, perché sta peccando di qualità». «Queste sono le due settimane in cui si lavora di più – sottolinea Domenico Pidatella, dell’omonimo banco di pesce giunto alla quarta generazione – nonostante il pescato sia minore per il clima più freddo, e i prezzi siano leggermente superiori. Due settimane di boom non compensano il calo di acquisto generale del pesce dovuto alla crisi». «Io sono un veterano in Pescheria, non c’è confronto con le vendite di una volta – commenta Giovanni Finocchiaro, dal suo banchetto di frutta fresca e secca – gli ipermercati ci ammazzano e rispetto all’anno scorso i prezzi sono inferiori: per esempio le ciliegie da 25-30 euro al chilo sono passate a 15 euro, l’uva da 5 a 3 euro. Ma in queste giornate particolari non si bada a spese per mangiare bene: noi saremo in 25-30 persone e a cena faremo scacciate, per il pranzo ci sarà carne di agnello, cavallo, bue e una salsiccia condita con formaggio e pomodoro».

«Sono tornata apposta da Milano, dove lavoro come insegnante di sostegno – dice Valeria Aulino, mentre fa spese insieme ai genitori Maria e Francesco – papà è lo chef di casa, abbiamo previsto un mix di carne e pesce, come dolce assolutamente il pandoro». Pizza e scacciate al cenone e pesce a pranzo anche per Domenico Garozzo, che consiglia «vino esclusivamente locale, io lo compro a Portopalo, senza dimenticare lo Zibibbo». «Per noi tanto pesce, verdura e frutta tipo mandarini e ananas – rivela Rosi Doni – e a Natale tutti fuori a pranzo con la famiglia riunita».

«Saremo aperti a Natale, tante prenotazioni arrivano all’ultimo minuto. L’anno scorso abbiamo lavorato anche la sera, quindi ci saremo» conferma Antonino Raciti, titolare del ristorante Royal Ceres, nel cuore della città.

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