Giarre ( Catania) – Il cuore grande di una comunità moltiplicato per due. A Giarre due aziende stanno mettendo al servizio della comunità personale e lavoro per affrontare l’emergenza mascherine. Lavoro e fornitura gratuita perchè nei momenti del bisogno c’è ancora qualcuno che si mette all’opera invece di parlare a vanvera o aspettare assistenza.
La storica ditta Trovato, attiva dal 1960 nella produzione di materassi e tappezzeria, da giorni fabbrica e regala un migliaio di mascherine al giorno agli anziani ed ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni e degli istituti bancari, che non possono usufruire dello smart working. «Stiamo assistendo non solo alla carenza di mascherine sul mercato ma anche a forme di sciacallaggio intollerabili, con prezzi ormai giunti alle stelle – commenta l’imprenditore Roberto Cavallaro, collaborato dal fratello Giuseppe – e per questo abbiamo deciso di fare la nostra parte ed aiutare la comunità a cui apparteniamo. In questo modo vogliamo dare il nostro personale contributo nella lotta a questo nemico invisibile».
Lo stesso sforzo, altruistico, senza molta pubblicità, lo sta producendo un’altra ditta storica, quella di tendaggi di Nino Piro, a due passi dalla stazione ferroviaria di Giarre e Riposto. Anche in questo caso le mascherine, realizzate con cotone e poliestere, sono quasi del tutto impermeabili all’acqua. Presentano, inoltre, due strati di tessuto, uno interno ed uno esterno, ed una fibra protettiva. Possono essere riutilizzate, lavandole in acqua calda per pochi minuti e poi asciugandole oppure disinfettandole con il vapore. Caterina Piro, figlia del titolare, ci accoglie stravolta: “Stamattina ne abbiamo realizzate 1300. Mio padre ha 78 anni e l’altro giorno, a pranzo, ci ha detto: “Qualcosa dobbiamo pur farla per aiutare la città”. Gli impiegati sono rimasti a casa, la famiglia Piro sta utilizzando i macchinari dell’azienda per scopi benefici. E’ stato informato il sindaco D’Anna per una distribuzione che ha come priorità i presidi medici, il mercato ortofrutticolo, gli studi in cui operano persone che non possono lavorare da casa per garantire i servizi indispensabili.
Due esempi che stanno facendo il giro d’Italia. In una Sicilia in difficoltà, si intravede un raggio di luce.