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il caso

Il figlio del boss sul fercolo di Sant’Agata durante la processione del 2023

Uno scatto immortala Diego Russo in posizione di assoluto privilegio durante la festa

Di Laura Distefano |

I social diventano la scatola nera di un’esistenza. Immagini, commenti, link condivisi. Il buco della serratura da cui “spiare” la vita altrui. E restano tracce, seppur virtuali, anche dopo anni. Uno scatto del 5 febbraio 2023 sta girando in modo forsennato nelle chat di diversi gruppi catanesi, in particolare quelli legati alla devozione agatina. Si è appena conclusa la festa d’agosto dedicata alla santa patrona e la foto sta sollevando qualche interrogativo.

Il caso dell’anno scorso

Durante le celebrazioni dello scorso anno Diego Russo, agli arresti domiciliari dopo il blitz Ombra e figlio di colui il quale gli investigatori indicano come l’ultimo rappresentante provinciale della famiglia Santapaola-Ercolano, era sul fercolo di Sant’Agata. E a confermarlo è proprio l’immagine che lo stesso indagato ha caricato sul suo profilo social e che è ancora visibile. Baffetto e capelli neri pettinati indietro, Diego Russo indossa sacco bianco e “scurzitta”. Le foto di quel momento della processione sono diverse e alcune sono accompagnate dalla parola “devozione”.

Chi è Diego Russo

All’epoca Diego Russo, però, era incensurato. Il padre, seppur già nei radar della squadra mobile, non aveva subito condanne per associazione mafiosa. Era stato coinvolto nel 2016 nell’operazione Bulldog per concorso esterno in associazione mafiosa e condannato a 6 anni che ha finito di scontare nel 2021. La sparatoria nelle strade dei centri commerciali di San Giovanni La Punta, che fa scattare la denuncia per lesioni nei confronti di padre e figlio, è accaduta a novembre 2023. Cioè nove mesi dopo la festa di Sant’Agata. Ed è solo in quel momento che si ha una prima discovery di qualche commistione tra Russo senior e la famiglia catanese di Cosa nostra.

Non c’è traccia nella processione del 2024

Non vi sono tracce della presenza di Russo junior sul fercolo nella processione di febbraio 2024. Per le celebrazioni estive non è stato presente per cause di forza maggiore. Il rampollo è accusato di armi, non di associazione mafiosa. L’accusa di 416bis è solo al carico del padre, che oggi si difenderà al Riesame.

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